sabato 30 luglio 2016

NUOVE NORME SU REVISORI E PARTECIPATE

Il Consiglio dei ministri si è riunito il 14 luglio 2016, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti.

In apertura del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, ha comunicato l’adozione di 4 ulteriori provvedimenti, di cui 3 riferiti al Governo in carica.
REVISIONE LEGALE DEI CONTI ANNUALI E CONSOLIDATI
Attuazione della direttiva europea sulle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati e in materia di cooperazione amministrativa (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/56/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati. Il decreto legislativo è stato riformulato in alcune disposizioni tenendo conto del parere delle commissioni parlamentari. Gli aspetti essenziali sono rimasti invariati.
Le ragioni della direttiva europea risiedono nella necessità di rinforzare quanto più possibile gli strumenti utili a prevenire le crisi finanziarie, specialmente di carattere sistemico, attraverso presidi solidi della veridicità ed affidabilità dei bilanci. Tra tali strumenti, la direttiva ritiene essenziale prevedere un idoneo livello qualitativo della revisione legale, nonché un maggiore rigore nei requisiti di indipendenza dei revisori e delle società di revisione legale nei confronti delle società revisionate.
Il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea regola l’attività dei revisori dei conti, dall’accesso alla professione, ai principi deontologici, alla disciplina della relazione di revisione.
Si conferma l’assetto vigente nella ripartizione delle competenze tra Ministero dell’economia e delle finanze e Consob, le due Autorità con responsabilità in materia di revisione legale.
Per l’accesso alla professione di revisore legale dei conti resta il tirocinio della durata triennale, con la possibilità che sia svolto contestualmente al biennio di studi finalizzato al conseguimento della laurea, in base ad appositi accordi, nell’ambito di una convenzione quadro MIUR-MEF. L’esame di idoneità professionale per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale deve essere bandito almeno una volta l’anno.
Il decreto legislativo innova anche il contenuto informativo del Registro prevedendo l’obbligo della posta elettronica certificata per gli iscritti al registro stesso, per rendere più economico ed efficace il flusso delle comunicazioni. Diventano più stringenti i principi di indipendenza e obiettività e si stabilisce il divieto di ricevere regali o favori di natura pecuniaria e non pecuniaria dall’ente sottoposto a revisione o da qualsiasi ente legato a un ente sottoposto a revisione.
In caso di accertate irregolarità nello svolgimento dell’attività di revisione legale sono previste sanzioni che vanno dall’avvertimento alla cancellazione dal registro del revisione legale della società di revisione o del responsabile dell’incarico.



PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: RIORDINO DELLE PARTECIPATE

Norme di riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo – secondo esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in secondo esame preliminare, il decreto legislativo del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
Nello specifico il testo unico, che si applica alle società di capitali (S.p.a. o S.r.l.), prevede la drastica riduzione delle società partecipate, con particolare riferimento alle scatole vuote, alle società inattive, alle micro e a quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività. Sono introdotti interventi di moralizzazione sui compensi degli amministratori. Per il futuro sono individuati i criteri chiari sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate.
Sono stati recepiti gran parte dei suggerimenti avanzati dalla Conferenza unificata, dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari. Il decreto sarà ora nuovamente trasmesso alle Camere con le osservazioni e le modificazioni apportate al precedente testo, secondo quanto previsto espressamente dalla legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione.