martedì 12 dicembre 2017

Convegno di fine d’anno di aggiornamento delle tematiche affrontate nell’anno

Convegno di fine d’anno di aggiornamento delle tematiche affrontate nell’anno

In collaborazione con:Associazione interprofessionale "Guido Carli"
 
Luogo:Università Tor Vergata - Facoltà di Economia - Aula verde
Indirizzo:Via Columbia, 2 00133 Roma
Data - orario:
22-12-2017 -- dalle: 14:00 alle: 20:00N° Iscritti:252/300
Crediti conseguibili in totale:6
Tematica trattata:Aziendale
Tematica trattata:Ordinamento - Deontologia - Tariffe (tematica obbligatoria)
 

Programma del corso

Saluti
Carlo Moretti
Presidente dell’Associazione Interprofessionale Guido Carli
 
Dalle tariffe professionali all’equo compenso
Massimo Buzzao
Dottore Commercialista
 
Informative sulle prestazioni della Cassa Nazionale di previdenza dei Dottori Commercialisti
Sandro Villani
Dottore Commercialista - VicePresidente della Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti

Deontologia professionale: indipendenza del revisore – caratteristiche e deontologia del revisore. Norme etiche e QUANDRO NORMATIVO-
-    Riservatezza e segreto professionale 
-    Preparazione e segreto professionale
-    Competenze manageriali e lo sviluppo della revisione: sviluppo manageriale, gestione del team di lavoro
-    Project management e comunicazione efficace

-    Principio di Revisione Internazionale (Isa Italia) 210 - Accordi relativi ai termini degli incarichi di revisione-    Indipendenza dei revisori di società non EIP
Valeria Fazi
Dottore Commercialista

Il ruolo del collegio sindacale nel sistema dei controlli dell’impresa
Giuseppe Taragoni
Presidente della Commissione collegio sindacale
 
Il nuovo equilibrio di bilancio alla luce della legge di stabilità anno 2018
Michele Scognamiglio
Funzionario Dipartimento degli Affari Interni del Ministero dell’Interno, Componente della Commissione Arconet-Armonizzazione Contabile-presso il Ministero dell’Economia



Sarà attribuito 1 credito formativo per ogni ora di partecipazione a coloro che saranno presenti per almeno 2 ore

 

giovedì 23 novembre 2017

Riforma del terzo settore e la revisione legale nel terzo settore - problemi connessi anche con il Dopo di noi

Riforma del terzo settore e la revisione legale nel terzo settore - problemi connessi anche con il Dopo di noi

In collaborazione con:Associazione interprofessionale "Guido Carli"
 
Luogo:Università Tor Vergata - Facoltà di Economia
Indirizzo:Via Columbia, 2 00133 Roma
Data - orario:
13-12-2017 -- dalle: 14:00 alle: 20:00N° Iscritti:97/500
Crediti conseguibili in totale:6
Tematica trattata:Società ed Enti
Materia/e:Enti non profit
 

Programma del corso

Saluti
Carlo Moretti
Presidente dell’Associazione Interprofessionale Guido Carli
 
Nuovo codice del terzo settore: Quadro generale e il contributo del CNDCEC  -Qualificazione fiscale degli ETS - Obblighi contabili per gli enti del terzo settore -Nuovi obblighi di rendicontazione e controllo - Poteri di controllo dell'amministrazione finanziaria sugli enti del terzo settore
Gabriele Sepio
Avvocato - Pubblicista
 
Regimi di tassazione forfettaria delle attività commerciali degli enti del terzo settore - Le nuove agevolazioni fiscali per gli enti del terzo settore -Detrazioni e deduzioni per le erogazioni agli enti del terzo settore e il "Social Bonus" - Nuova disciplina civilistica dell'impresa sociale - Regime fiscale dell'impresa sociale
Nicola Forte
Dottore Commercialista - Pubblicista
 
La revisione legale nel terzo settore
Maurizio Cari
Dottore Commercialista
Stipula nuovi statuti e adeguamento vecchi statuti alla recente normativa degli enti del Terzo Settore
Giorgio Giacobini 
Notaio
Testimonianze Assohandicap e Fondazione Baroni
Alessandro Moretti
Revisore Legale - Presidente Assohandicap

Sarà attribuito 1 credito formativo per ogni ora di partecipazione a coloro che saranno presenti per almeno 2 ore
 

venerdì 3 novembre 2017

A.I.G.CARLI: LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

                                                          LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

Corso di Formazione a Marino
Relatore
               Dott. MICHELE GUIDI
Dottore Commercialista e Revisore di Enti Locali
• Revisori Legali
• Dottori commercialisti ed Esperti contabili
• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate
• Dirigenti e Funzionari dei Servizi Finanziari degli Enti Locali e
Società partecipate
• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate
Destinatari
Programma
            PRIMA GIORNATA - 10 Novembre 2017
Aspetti significativi della revisione
• Preparazione della revisione legale e valutazione dei rischi per
l’indipendenza
• Significatività nella pianificazione e nello svolgimento della
revisione – ISA (Italia) 320
• Organizzazione del Lavoro – art. 10-quoter del Dlgs. n. 39/10
• L’identificazione e la valutazione dei rischi significativi mediante
la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera – ISA
(Italia) 315
• La formazione del giudizio di revisione
                       SECONDA GIORNATA - 11 Novembre 2017
Tecnica professionale della revisione
• Metodologia per la revisione contabile
• Procedure di valutazione del rischio di revisione
• La pianificazione e sviluppo del lavoro di revisione
• Le procedure di revisione: test sui controlli, test di sostanza
• La documentazione e archiviazione del lavoro di revisione
                     PRIMA GIORNATA - Pomeriggio 14:00 – 19:00
                     SECONDA GIORNATA - Mattina 9:00 – 14:00
Orario n. 2 giornate di n. 5 ore ciascuna per un totale di n. 10 ore

MARINO (RM)
PRIMA GIORNATA - 10 Novembre 2017
SECONDA GIORNATA - 11 Novembre 2017
Presso Assohandicap O.N.L.U.S.
Via Pietro Nenni, n. 16
Sede e Date

I corsi sono in corso di accreditamento presso il CNDCEC per la formazione obbligatoria dei Dottori Commercialisti ed Esperti
contabili nonchè dal Ministero Economie e Finanze per il rilascio dei Crediti Formativi nelle materie riferite alla Revisione Legale.
Centro Studi Enti Locali è un organismo accreditato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la formazione professionale
continua dei Revisori legali
                 LA DISCIPLINA DELLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
                 E TECNICA PROFESSIONALE DELLA REVISIONE
N.B. Il calendario delle lezioni potrebbe subire minime variazioni per ragioni di carattere organizzativo.
10 crediti validi ai fini della Formazione Professionale continua
obbligatoria
10 crediti validi per la Revisione Legale - MEF
Crediti formativi
€ 150,00 + IVA* - a partecipante - Partecipazione alle 2 giornate formative per un totale di n. 10 ore formative
€ 75,00 + IVA* - a partecipante - Partecipazione alle 2 giornate formative per un totale di n. 10 ore formative
Per iscritti all’Associazione Interprofessionale Guido Carli
Quote di Partecipazione
La quota comprende: materiale didattico documentale e attestato di partecipazione (inviato tramite e-mail)
* per gli Enti Locali esente Iva ex art. 10, Dpr. n. 633/72, così come modificato dall’art. 4 della Legge n. 537/93), in tal caso sono a carico dell’Ente € 2,00 quale recupero spese di bollo su importi esenti
La scelta del docente rispetto al singolo evento sarà effettuata dalla società sulla base di criteri organizzativi
                                    LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
Allegare al fax la ricevuta del pagamento effettuato (per gli Enti Locali il pagamento deve essere effettuato al ricevimento della fattura, allegando
comunque la determina di impegno al momento dell’iscrizione tramite fax).
Saranno prese in considerazione solamente le iscrizioni con allegata la ricevuta di pagamento
(*) L’iscrizione vincola la partecipazione al Corso, l’eventuale disdetta dovrà essere inviata via fax entro 3 giorni prima dell’inizio dell’evento, nessun rimborso è previsto in caso di disdetta oltre tale
termine. I corsi saranno confermati al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Nel caso in cui in una sede non si raggiunga il numero minimo di partecipanti sarà concessa la possibilità
di recarsi presso altra sede o in alternativa di annullare l’iscrizione, con la conseguente possibilità per l’iscritto di scegliere tra la restituzione della quota a suo tempo versata e l’utilizzo della stessa
per aderire ad altre iniziative formative e/o acquistare prodotti/servizi di Centro Studi Enti Locali. Sono rimborsabili soltanto le quote relative all’iscrizione (sono esclusi eventuali costi accessori tipo
biglietti ferroviari, aerei, prenotazioni alberghiere ecc.). Il nome del partecipante/i può essere cambiato fino al giorno precedente l’inizio delle lezioni.
Ho pagato l’importo complessivo di imponibile € _______________ + Iva € _______________ Bollo € _______________ per un totale di € _______________ mediante:
Bonifico bancario su Cassa di Risparmio di Firenze Ag. Ponte a Egola IT20L0616071152100000061238
Bonifico bancario su Unicredit Ag. S. Miniato IT52F0200871152000020063435
Versamento su c/c postale n. 25538570 intestato a Centro Studi Enti Locali Via della Costituente, 15 - 56024 - San Miniato (PI)
Ricevimento fattura (solo per Enti Locali). Allegare determina di spesa o buono d’ordine
Inviare a Centro Studi Enti Locali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237
E-mail: iscrizioni@centrostudientilocali.it – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it
Coupon d’iscrizione
***campo obbligatorio/ ** obbligatorio per gli Enti soggetti a fattura elettronica
Si prega di fatturare a:
Via ***: n. ***: CAP ***:
Città ***: Provincia:
P.IVA ***: Tel. ***:
Codice IPA **: CIG (se previsto):
Fax: E-mail ***:
Studio/Ente ***:
Nome e cognome ***:
C.F. ***: Cell. ***:
E-mail (per invio attestato di partecipazione)***:
Iscritto all’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di:
Iscritto al Registro Revisori Legali
Studio/Ente ***:
Nome e cognome ***:
C.F. ***: Cell. ***:
E-mail (per invio attestato di partecipazione)***:
Iscritto all’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di:
Iscritto al Registro Revisori Legali
NOMINATIVO/I PARTECIPANTE/I
€ 150,00 + IVA* - a partecipante - Partecipazione alle 2 giornate formative per un totale di n. 10 ore formative
€ 75,00 + IVA* - a partecipante - Partecipazione alle 2 giornate formative per un totale di n. 10 ore formative
Per iscritti all’Associazione Interprofessionale Guido Carli
Quote di Partecipazione
La quota comprende: materiale didattico documentale e attestato di partecipazione (inviato tramite e-mail)
* per gli Enti Locali esente Iva ex art. 10, Dpr. n. 633/72, così come modificato dall’art. 4 della Legge n. 537/93), in tal caso sono a carico dell’Ente € 2,00 quale recupero spese di bollo su importi esenti
La scelta del docente rispetto al singolo evento sarà effettuata dalla società sulla base di criteri organizzativi
TIMBRO E FIRMA
_______________________________________________
I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs.n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente
n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTARE QUESTA CASELLA SE L’ISCRITTO RICHIEDE ASSISTENZA SPECIALE IN SEDE DI EVENTO
Organismo accreditato da ACCREDIA
Azienda con sistema di gestione
qualità UNI EN ISO 9001:2008
certificato da Certiquality
LA DISCIPLINA DELLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI E TECNICA PROFESSIONALE DELLA REVISIONE
MARINO (RM) - Presso Assohandicap O.N.L.U.S., Via Pietro Nenni, n. 16
PRIMA GIORNATA - 10 Novembre 2017 - Pomeriggio 14:00 – 19:00
SECONDA GIORNATA - 11 Novembre 2017 - Mattina 9:00 – 14:00

Corso Formazione Specialistica per Revisori a TOR VERGATA

Corso di Formazione Specialistica per Revisori Legali – 1^ Edizione

 150,00 IVA Esclusa

Roma, 10 – 17 – 23 novembre 2017

Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Via Columbia, 2 – Roma
UNIPROF Consorzio – Università di Roma Tor Vergata e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma – hanno attivato il I° Corso Formazione Specialistica per i Revisori Legali, conforme al programma di aggiornamento professionale secondo determina MEF – RGS – Prot. 37343 del 07/03/2017
Il riconoscimento dei crediti formativi è valido esclusivamente per gli iscritti agli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Durata: 20 ore
La partecipazione al corso è riservata ad un massimo di 100 partecipanti.
76 disponibili
COD: REV0117Categoria: Tag: 

Descrizione

Il “Corso di formazione specialistica per i revisori legali” costituisce, per gli iscritti a tutti gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, occasione di accrescere le proprie competenze professionali ed è valido ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo nelle materie di fascia A.
L’impostazione del programma di aggiornamento professionale è derivata direttamente dal dettato normativo in materia di Revisione Legale ed è rivolta a privilegiare le materie caratterizzanti la formazione professionale, relative a 2 moduli didattici, quali:
  1. Gestione del rischio e controllo interno (10 ore di lezione);
  2. Principi di revisione nazionali e internazionali (10 ore di lezione).
Tali materie costituiscono il nucleo fondamentale del corso di formazione conforme al programma di aggiornamento professionale secondo determina MEF – RGS – Prot. 37343 del 07/03/2017.

Metodologia

Il corso si articola in 4 moduli della durata complessiva di 20 ore, suddivisi in 3 giornate. Durante le lezioni la spiegazione teorica sarà accompagnata dall’illustrazione delle tecniche di redazione degli atti e degli adempimenti pratici. Una particolare attenzione sarà dedicata alle numerose problematiche applicative che il professionista può incontrare nel corso dell’attività di revisione, nonché ai principali orientamenti della dottrina.

Materiale didattico

All’inizio del corso i docenti consiglieranno i testi principali sui quali i partecipanti potranno approfondire gli argomenti trattati durante le lezioni. In occasione delle singole lezioni verranno inoltre distribuite specifiche dispense relative agli argomenti di volta in volta trattati.

Accreditamento

Il corso è valido esclusivamente per i crediti formativi degli iscritti agli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Numero di partecipanti

La partecipazione al corso è riservata ad un massimo di 100 professionisti iscritti agli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. La graduatoria di iscrizione seguirà l’ordine cronologico di versamento dell’intero importo della quota di iscrizione e la relativa comunicazione a Uniprof Consorzio.

Quota di iscrizione

La quota di iscrizione per l’intero corso di 20 ore di lezione è di € 150,00 + IVA per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

sabato 7 ottobre 2017

APPALTI :QUESTIONI APERTE SUL DECRETO CORRETTIVO DEL CODICE APPALTI

QUESTIONI APERTE A SEI MESI DAL DECRETO CORRETTIVO DEL CODICE DEGLI APPALTI : VARIANTI E SUBAPPALTO
 7 NOVEMBRE 2017 -
 AULA TL EDIF. A, FACOLTÀ DI ECONOMIA,
 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”, VIA COLUMBIA 2
 Ore 9.00-9.30: Registrazione dei partecipanti
 Ore 9.30-9.50: Saluti istituzionali Giuseppe NOVELLI, Magnifico Rettore,  Raffaele CANTONE, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
 Ore 9.50-10.00: Introduzioni Claudio FRANCHINI, Prorettore Vicario Giovanni TRIA, Preside della Facoltà di Economia Fabrizio MATTESINI, Direttore del Dipartimento di Economia e Finanza
 Ore 10.00-10.45: Interventi Gustavo PIGA, Direttore del Master in Procurement Management Aristide POLICE, Direttore del Master Anticorruzione Vittorio CAPUZZA, Ufficio Studi – Direz. I, Università “Tor Vergata” e Ufficio Legale CRUI
 Ore 10.45-13.15: Relazioni Moderatore: Vittorio Capuzza
 Ore 10.45: Stefano TOSCHEI, Magistrato del Consiglio di Stato Ore 11.15: Ida NICOTRA, Consigliere dell’A.N.AC.
 Ore 11.45: Nino PAOLANTONIO, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo, Università “Tor Vergata”
 Ore 12.15: Arturo CANCRINI, Professore Aggregato di Leg. Op. Pub., Studio Legale Cancrini & Partners
 Ore 12.45: Giancarlo SPAGNOLO, Professore Ordinario di Economia Politica, Università “Tor Vergata” Comitato Scientifico e Organizzatore: Prof. Emiliano Di Carlo, Vice Direttore Esecutivo del Master Anticorruzione Prof. Vittorio Capuzza, Responsabile didattico-scientifico dell’Ufficio Studi, Direz. I - Ateneo; Responsabile Ufficio Legale CRUI Avv. Daniela Condò, Tutor Master Anticorruzione
*Evento in corso di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Roma
RSVP: master.anticorruzione@uniroma2.

martedì 26 settembre 2017

I NUOVI CORSI PROFESSIONALI PER I REVISORI ENTI LOCALI

A.I.GUIDO CARLI

Allegati24 set (2 giorni fa)
a Ccn: me
Cari soci,
vi comunichiamo che il Centro Studi Enti Locali ha riservato per noi due giornate formative che ci consentono l'acquisizione dei dieci crediti  obbligatori per la revisione degli enti locali e gli argomenti trattati nella prima giornata, conferiranno tre crediti formativi validi anche per i revisori legali dei conti. In merito alla formazione obbligatoria di questi ultimi vi anticiperemo durante il convegno di mercoledì prossimo ,a Tor Vergata le opportunità per conseguirli attraverso la nostra Associazione.
Ricordiamo che i soci commercialisti AIGC, anche se non sono riusciti ad iscriversi al sito ODCEC per la frequenza del 27, possono comunque accedere al corso e ricevere l'attestato.
In allegato trovate la locandina sulle due giornate del Centro Studi ED E' IMPORTANTE per motivi organizzativi  CHE CI SEGNALATE LA VOSTRA ADESIONE rispondendo a questa mail.
Cari Saluti
A.I.G.C.
(Il Direttivo)

La revisione straordinaria delle partecipazioni

La revisione straordinaria delle partecipazioni ai sensi dell'art. 24 D.Lgs. del 19 agosto 2016

In collaborazione con:Associazione interprofessionale "Guido Carli"
Luogo:Università Tor Vergata - Facoltà di Economia - Aula verde
Indirizzo:Via Columbia, 2 00133 Roma
Data - orario:
27-09-2017 -- dalle: 15:00 alle: 19:00N° Iscritti:280/280
Crediti conseguibili in totale:4
Tematica trattata:Aziendale
Tematica trattata:Società ed Enti
Materia/e:Diritto societario

Programma del corso


Il Convegno è valido ai fini dell'assolvimento dell'obbligo formativo per i revisori legali nelle materie di fascia Aesclusivamente per coloro che sono iscritti anche all'Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Saluti
Carlo Moretti
Presidente dell’Associazione Interprofessionale Guido Carli


La revisione straordinaria delle partecipazioni ai sensi dell'art. 24 D.Lgs. Del 19 agosto 2016
Ulderico Izzo
Dottore Commercialista e pubblicista


Aspetti legati alla delibera della revisione
Manuela Sodini
Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti


Sarà attribuito 1 credito formativo per ogni ora di partecipazione a coloro che saranno presenti per almeno 2 ore per giornata



venerdì 5 maggio 2017

IL PROCESSO E DIFENSORE TRIBUTARIO



Il processo tributario e difensore tributario

Organizzato da:Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma
 Associazione interprofessionale "Guido Carli"
 
Luogo:Università Tor Vergata - Facoltà di Economia - P. terra - Aula Verde
Indirizzo:Via Columbia, 2 00133 Roma
Calendario:

dal: 25-03-2017 al: 06-05-2017

Crediti conseguibili in totale:20
Tematica trattata:Fiscalità
 


Programma del corso

Saluti
Carlo Moretti
Presidente dell’Associazione Interprofessionale Guido Carli

Relatore
Ulderico Izzo
Commercialista – Pubblicista – Funzionario presso l'Avvocatura della Città Metropolitana di Napoli


25 marzo 2017

I- Il processo tributario e il difensore tributario

Gli atti impugnabili
  • Quadro generale: art. 19 d.lgs. 546/92
  • I vizi degli atti deducibili
  • I rapporti tra atti e motivi

L’avviso di accertamento
  • Le diverse tipologie di avvisi di accertamento
  • La disciplina formale dell’avviso di accertamento
  • Gli atti presuppostil nuovo avviso di accertamento cd. Atto impoesattivo

Il ricorso
  • Analisi delle varie tecniche di redazione
  • Il modello tipico con graduazione di motivi secondo criteri di logica pregiudizialità
  • I modelli alternativi al fine di evitare sanatorie da parte dell’Ufficio
  • La determinazione dell’oggetto della domanda
  • L’enunciazione e l’articolazione dei motivi
  • La precisazione delle conclusioni
  • Le forme
  • La presentazione del ricorso
  • La cd mediazione tributaria (art. 17 bis del D. Lgs. n. 546/92)

II  - Accertamenti integrativi, accertamenti sostitutivi, autotutela d’ufficio
  • Varietà degli avvisi di accertamento
  • Le relative tecniche di impugnazione
  • Autotutela non sostitutiva sollecitata dal contribuente
  • Impugnazione del rigetto alla domanda di autotutela
  • Gli interpelli

Atti impositivi autonomamente impugnabili
  • Avvisi di liquidazione
  • Provvedimenti erogativi di sanzioni
  • Accertamenti catastali
  • Tecniche impugnatorie
  • Rapporti tra i vari atti impugnabili


1 aprile 2017

  • La notifica degli atti autonomamente impugnabili

III  - Gli atti della riscossione
  • L’ingiunzione fiscale
  • Iscrizione a ruolo
  • Cartella di pagamento
  • Intimazione di pagamento
  • Gli atti impoesattivi e il cd. affidamento in carico  
  • Fermo di autoveicoli
  • Iscrizione ipotecaria

Impugnativa dell’iscrizione a ruolo, della cartella di pagamento e delle intimazioni di pagamento
  • I soggetti passivamente legittimati all’impugnazione
  • I vizi deducibili
  • Rapporti tra vizi dell’iscrizione a ruolo e/o della cartella di pagamento e vizi degli atti
  •  presupposti e/o 
  • delle intimazioni di pagamento
  • Atti impoesattivi primari e atti impoesattivi secondari
  • Le tecniche di redazione dei ricorsi
  • Analisi critica della casistica più significativa
  • Ultime modifiche legislative

IV - La fase cautelare
  • Quando ricorrere in via cautelare: analisi dei presupposti
  • L’istanza cautelare nell’ambito del ricorso ed in via separata: caratteristiche e modalità di redazione
  • Come gestire il contenzioso cautelare
  • La pronuncia cautelare: la pronuncia parziale e la pronuncia condizionata
  • Altri profili problematici alla stregua delle modifiche di cui al D. Lgs n. 156/2015 (nelle impugnative 
  • contro gli atti impoesattivi; in pendenza di reclamo; nei giudizi di impugnazione)
  • Iscrizioni ipotecarie e sequestri conservativi richiesti dall’Ente impositore
  • Il particolare procedimento previsto dall’art. 22 del D.Lgs 472/97

V - Il processo
  • La trattazione della causa in primo grado. Tecniche operative
  • La costituzione in giudizio
  • La gestione dell’istruttoria: produzione di documenti e richiesta di altri appropriati mezzi istruttori
  • Le memorie difensive: come redigerle efficacemente
  • Istanza di fissazione della discussione orale: problematiche varie
  • La gestione dell’udienza pubblica

Esame presidenziale del ricorso
  • Presupposti


8 Aprile 2017

  • Reclamo
  • Esiti

La fase decisoria
  • Il contenuto della sentenza
  • La motivazione ed il dispositivo
  • La sottoscrizione della sentenza
  • La pubblicazione e la comunicazione della sentenza
  • La notificazione della sentenza

Esercitazione pratica: correzione degli elaborati di cui alla precedente esercitazione e presentazione
 simulazione  processo di primo grado


6 Maggio 2017

VI -  L’appello
  • Redazione dell’atto di appello
  • Redazione delle controdeduzioni
  • Appello incidentale: tempestivo o tardivo
  • Devoluzione delle questioni disattese o non esaminate dal Giudice di primo grado
  • Gli inibitoria in appello - approfondimenti

I nova in appello
  • Limiti alle domande nuove
  • Limiti alle eccezioni nuove
  • Nuove prove in appello

VII - Sospensione, interruzione ed estinzione del processo
  • Casi di sospensione
  • Presupposti dell’interruzione e relativa disciplina
  • Estinzione del processo e sue varie forme nei diversi gradi

VIII  - Esecutività della sentenza
  • Incidenza sulla riscossione
  • Operatività immediata sui rimborsi

Il giudizio di ottemperanza
  • Le forme del ricorso e degli atti procedimentali
  • La trattazione in camera di consiglio


IX -  Il contenzioso sui rimborsi e gli strumenti deflattivi
  • Peculiarità delle impugnative dei dinieghi di rimborso
  • I dinieghi taciti
  • Vizi deducibili
  • Tipologie delle sentenze
  • La compensazione ex art. 23 d.lgs. 472/97



Sarà attribuito 1 credito formativo per ogni ora di partecipazione a coloro che saranno presenti 
per almeno 2 ore

 

ATTENZIONE: iscrizioni parziali

Per questa tipologia di corso è possibile iscriversi singolarmente a ciascuna delle date indicate nel calendario 
e nel programma. Cliccando su 'Iscriviti al corso' avrai la possibilità di selezionare le date di Tuo interesse.

giornata di studio sul contenzioso tributario



Organizzato dall'Associazione Int.G.Carli, con il patrocinio dellOrdine dei Commercialisti di Roma, il
 6.06.2017 presso la Facoltà di Economia dell'Università di  Tor Vergata ci terrà l'ultima giornata di studio sul contenzioso tributario.
Per gli iscritti all'Associazione Int.Guido Carli non è necessaria la prenotazione,ed al termine delle relazioni  verranno consegnati gli attestati di partecipazione alla presenza del  dott. Sciuto Danilo.
Di seguito il programma  degli argomenti trattati.

Per i giorni  13 e 20 maggio l'Associazione Interprofessionale G.Carli ha  organizzato due convegni sulla valutazione d'azienda.


 
Riportiamo di seguito  il programma che verrà  proposto  il 6/5.
Considerato che si tratta dell’ultimo incontro, si  chiuderà con l’argomento che negli altri corsi sul contenzioso  ha suscitato il maggiore interesse.
L'argomento in questione è l’analisi del sistema sanzionatorio amministrativo (D.Lgs. 471 e 472) e di quello penale (D.Lgs. n. 74/00)
 
Il programma quindi è strutturato come segue:
 
Il sistema sanzionatorio amministrativo e penale: analisi critica e spunti per il difensore tributario
 
L’omissione e l’infedeltà della dichiarazione: aspetti Iva, Irpef/Ires, sostituti di imposta
 
Altre infrazioni contestabili in tema di Iva
 
Le nuove sanzioni su dichiarazioni periodiche e c.d. “minispesometro”
 
Gli omessi versamenti di imposte e l’incompletezza dei modelli di versamento
 
La mancata effettuazione delle ritenute alla fonte
 
I criteri di determinazione della sanzione
 
Il cumulo giuridico
 
I reati penal-tributari:
 
La dichiarazione fraudolenta e l’omessa dichiarazione
 
Le fatture false
 
Occultamento di documenti
 
Omessi versamenti, indebite compensazioni, e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
 
 
 
 

giovedì 4 maggio 2017

RAPPORTO SULLA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO 2017

Pubblicato il Rapporto sulla programmazione di bilancio 2017


Il Rapporto sulla programmazione di bilancio 2017 predisposto dall’UPB è dedicato all’analisi del DEF 2017 e ripropone, con sviluppi, integrazioni e aggiornamenti, i contenuti dell’audizione parlamentare del 19 aprile, passando in rassegna più diffusamente le analisi delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, le valutazioni circa il rispetto delle regole di bilancio europee e nazionali e gli approfondimenti di settore, presentati in quell’occasione.

Il Rapporto si articola in quattro capitoli: il primo è focalizzato sulle previsioni macroeconomiche sottostanti al DEF per il periodo 2017‐2020. Il capitolo successivo analizza il quadro tendenziale e programmatico della finanza pubblica e in quest’ambito vengono in particolare esaminate la recente manovra correttiva per il 2017 e le misure in essa contenuta, evidenziandone i possibili riflessi sul conto economico delle Amministrazioni pubbliche. Nel terzo capitolo gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nel DEF vengono discussi alla luce delle vigenti regole di bilancio, nazionali e sovranazionali. Il quarto capitolo, infine, contiene una valutazione preliminare sull’inserimento in via sperimentale nel DEF di alcuni indicatori di benessere (BES) e una descrizione dello stato di avanzamento del Programma Nazionale di Riforma (PNR) per il 2016 e delle proposte del PNR 2017, affiancata da alcuni approfondimenti tematici.


Lo scenario macroeconomico

Il quadro macroeconomico programmatico 2017-2020 del DEF si basa su un intervento strutturale di correzione dei conti pubblici nel 2017 – ora realizzatosi nel DL 50/2017 – e su una ipotesi di manovra di bilancio per il periodo 2018-2020, descritta in termini molto generali nel documento governativo. Secondo tali indicazioni, vi sarebbe uno stimolo, rispetto agli andamenti tendenziali, proveniente principalmente da riduzioni del carico delle imposte indirette e della pressione fiscale sul lavoro. Queste misure sarebbero compensate da interventi correttivi incentrati su guadagni di efficienza nella spesa, misure di recupero dell’evasione fiscale, incrementi di alcune fonti di entrate, azioni di riordino delle agevolazioni fiscali. L’effetto netto della manovra (inclusiva della correzione dei conti nell’anno in corso) condurrebbe, rispetto al tendenziale, a una riduzione contenuta del deficit nel 2017 (due decimi di punto) e nel 2018 (un decimo di punto), più consistente nel 2019 e 2020 (circa 4 decimi di punto nel primo anno e mezzo punto circa nel secondo).

L’UPB, alla luce delle informazioni disponibili e di una ricostruzione di larga massima della manovra, ha validato il quadro programmatico 2017-2020, evidenziando al contempo i fattori di rischio legati al contesto internazionale (emergere di posizioni protezionistiche da parte degli Stati Uniti, intensificarsi di tensioni nello scacchiere geo-politico, esaurirsi della fase di debolezza dell’euro che favorisce le nostre esportazioni), a quello interno (aumento dei tassi di interesse italiani in conseguenza di un ampliamento dello spread sui titoli di Stato) e all’elevato grado di incertezza che caratterizza, in questa fase, la definizione della politica di bilancio ipotizzata nel Documento.

La dinamica del PIL reale nel DEF si colloca all’interno dell’intervallo di previsione del panel UPB (CER, Prometeia e REF.ricerche, oltre allo stesso UBP) anche se risulta al limite della previsione più elevata, soprattutto nel biennio 2018-19. Lo scenario programmatico sconta un’evoluzione dei consumi finali al di sopra dell’intervallo del panel UPB, in particolare nel 2018 e 2019, anno nel quale appare più forte anche il contributo della domanda interna alla crescita del PIL.

Nell’insieme, i risultati dell’esercizio di validazione evidenziano una stima DEF degli effetti della manovra che si colloca nell’ambito delle valutazioni di impatto effettuate nelle previsioni del panel (pur scontando i differenti valori dei moltiplicatori fiscali che caratterizzano i modelli dei previsori del panel). Data la composizione ipotizzata della manovra, anche per i previsori del panel UPB, come per il DEF, gli effetti complessivi tendono a essere quasi neutrali nell’arco del periodo previsivo.

Una valutazione dei fattori di rischio che pesano sullo scenario macroeconomico del Governo viene effettuata dall’UPB sulla base di alcune simulazioni che evidenziano, rispetto alle ipotesi DEF, evoluzioni meno favorevoli delle esogene internazionali e diminuzioni di fiducia degli investitori nei confronti del debito italiano. In particolare: 1) una crescita del commercio mondiale più bassa, di 0,5 punti percentuali all’anno nel periodo 2017-2020; 2) un prezzo del petrolio più elevato, di 10 dollari a barile in ciascun anno del periodo 2018-2020; 3) un euro più forte di circa un 2 per cento all’anno nel periodo 2018-2020; 4) un innalzamento dei tassi di interesse italiani di 100 punti base in ciascun anno del periodo 2018-2020 (si ipotizza che l’incremento riguardi l’intero ventaglio dei tassi di interesse interni).

Come evidenziato nella tabella che segue, queste variazioni avrebbero effetti negativi sulla crescita reale e (a eccezione del caso di un aumento del prezzo del petrolio) sull’inflazione interna, con conseguenze avverse proporzionalmente più forti per la dinamica del PIL nominale.


Tab simulazioni per stampa

La finanza pubblica

Lo scenario di finanza pubblica del DEF si caratterizza per una chiara linea di continuità con quello presentato nel Documento programmatico di bilancio dell’ottobre scorso cui è stata data attuazione con la successiva legge di bilancio.

Rispetto allo scenario di indebitamento netto dello scorso ottobre, quello programmatico contenuto nel DEF si discosta solo per il 2017 in quanto, a seguito della richiesta della Commissione europea, è stato approvato il DL 50/2017 che corregge l’obiettivo di disavanzo dal 2,3 al 2,1 per cento di PIL. Nel biennio 2018-19, il disavanzo in percentuale del PIL resta invece uguale al livello precedentemente fissato (1,2 e 0,2 per cento rispettivamente nei due anni) e viene prefigurato il pareggio in termini effettivi nel 2020. Il Governo ha infatti stabilito che i miglioramenti del saldo, pari a circa 0,2 punti percentuali di PIL, previsti per gli anni 2018 e successivi grazie alle misure approvate con il DL 50 vadano a ridurre una parte degli aumenti delle imposte indirette relativi alle cosiddette “clausole di salvaguardia”.


Tab effetti DL_50 per stampa

Tuttavia, il mantenimento dei medesimi obiettivi programmatici stabiliti nell’ottobre scorso e la disattivazione completa delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette determinerebbero la necessità di predisporre, nei prossimi mesi, misure almeno pari a circa 1 punto percentuale di PIL nel 2018 e a circa 1,5 punti percentuali nel biennio successivo, senza peraltro considerare la necessità di finanziare ulteriori interventi dichiarati dal Governo per sostenere la crescita e l’occupazione.

Il DEF presenta un quadro ancora indefinito sulle misure di correzione da adottare per il raggiungimento di tutti questi obiettivi. Si parla genericamente di interventi riguardanti sia la spesa che le entrate, comprensive, queste ultime, di ulteriori azioni di contrasto all’evasione. Sul versante delle uscite, dovrebbe contribuire il nuovo processo di revisione della spesa, inserito a partire da quest’anno nel ciclo di bilancio e basato su un approccio top-down alla definizione degli obiettivi. In quest’ottica, il DEF fissa in almeno un miliardo all’anno i risparmi da conseguire da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato. Al momento, però, l’applicazione della nuova procedura sembra mancare di alcuni passaggi importanti per garantire una piena e coerente realizzazione degli obiettivi, per esempio l’indicazione nel DEF dell’articolazione in entrate e spese programmatiche per sottosettori tra cui in particolare quelle dello Stato.

Per quanto riguarda il debito pubblico, il 2016 si è chiuso con un ulteriore – seppur lieve – incremento in rapporto al PIL (al 132,6 per cento). Lo scenario programmatico, pur includendo possibili interventi a sostegno del sistema bancario, prefigura una minima riduzione del rapporto già nel 2017 (-0,1 punti percentuali) e una successiva più decisa discesa per raggiungere il 125,7 per cento nel 2020.

Su questo scenario pesano vari elementi di incertezza, primo tra tutti l’avvio di un percorso di normalizzazione della politica monetaria già nel 2018: la riduzione del programma di acquisti di titoli sovrani da parte della BCE potrebbe essere accompagnata da aumenti non trascurabili del costo del servizio del debito, maggiori di quanto già scontato nello scenario programmatico del DEF. Ulteriori dubbi riguardano gli introiti derivanti dal piano di privatizzazioni (ridotto a 0,3 punti di PIL l’anno), per valutare la credibilità del quale non sono stati forniti per ora elementi sufficienti, e una crescita del PIL nominale che nell’arco di previsione si situa al limite superiore delle stime del panel UPB.


Gli obiettivi di finanza pubblica alla luce delle regole di bilancio

Riguardo al rispetto delle regole di bilancio, il DEF 2017 conferma gli obiettivi presentati nei precedenti documenti programmatici, in particolare il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali entro il 2019. Il documento governativo lascia peraltro aperta la possibilità di un orientamento di bilancio meno restrittivo nel 2018-19 se le istituzioni della UE decidessero per un’interpretazione più flessibile del Patto di stabilità e crescita.

Talune scelte passate, tuttavia, influenzano anche nel presente il confronto sul rispetto delle regole di bilancio. Il piano di investimenti pubblici legato alla richiesta di flessibilità nel 2016, previsto dalla relativa clausola, è stato solo in parte rispettato, anche a causa dei fisiologici ritardi dovuti all’inizio del nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali. Anche se ciò non ha influenzato il livello di investimenti finanziato interamente da fondi nazionali, che è aumentato, l’attuazione del programma più lenta del previsto nel 2016 può aver contribuito alla riduzione del livello complessivo degli investimenti pubblici rispetto al 2015 (-4,5 per cento), una delle condizioni per la concessione della clausola.

Una conclusione definitiva da parte della Commissione europea sarà formulata dopo la pubblicazione delle previsioni di primavera considerando, in primo luogo, la precondizione per l’ammissibilità al beneficio della clausola – che come detto richiede che l’aggregato complessivo della spesa non si riduca nel 2016 rispetto al 2015 – e, in secondo luogo, l’entità effettiva delle spese da considerare ai fini della clausola stessa.

La scelta di attuare nel biennio 2016-17 una politica di bilancio al limite della deviazione significativa dalle regole di bilancio in termini annuali implica nel 2017 un rischio di deviazione significativa in termini biennali. L’inopportunità di un orientamento di bilancio troppo restrittivo sembra peraltro essere stato implicitamente riconosciuto dalla stessa Commissione europea, che – nel sollecitare una correzione strutturale di 0,2 punti percentuali di PIL – ha di fatto chiesto di colmare solo lo scostamento in termini annuali.

D’altra parte, i risultati mostrati dal monitoraggio della regola sulla spesa, solo in parte influenzati dai problemi di misurazione del PIL potenziale e dell’output gap, appaiono diversi, e più incoraggianti, rispetto a quelli del saldo strutturale. Ciò pone ancora una volta in evidenza i problemi legati a un sistema di regole basato principalmente su variabili esposte a rilevanti problemi di misurazione. A questo riguardo è da accogliere favorevolmente il recente accordo, approvato dal Consiglio della UE (ECOFIN) alla fine dello scorso anno, di formulare le raccomandazioni di metà anno per paesi come l’Italia che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di medio termine (OMT) sia in termini di variazioni di saldo strutturale sia in termini di crescita dell’aggregato della spesa di riferimento (al netto delle misure discrezionali di entrata).

Nel triennio 2018-2020 lo scenario programmatico del saldo strutturale appare pienamente in linea con le regole europee e nazionali. Nonostante questo, il profilo del rapporto debito/PIL, seppure previsto in discesa, non appare sufficiente per assicurare il rispetto della relativa regola numerica entro l’orizzonte di programmazione.

Tab obiettivi DEF per stampa

Gli indicatori di benessere e il Programma Nazionale di Riforma

L’introduzione di alcuni indicatori di benessere (BES) nel DEF è ampiamente condivisibile e da apprezzare. L’affiancamento all’andamento delle principali grandezze macroeconomiche di informazioni su variabili rilevanti per la qualità della vita e dell’ambiente rende più completo il quadro di conoscenze su cui basare l’azione di politica economica; consente una valutazione ex post dei risultati raggiunti; fornisce una maggiore trasparenza alle decisioni pubbliche. Tuttavia, emergono alcune criticità riguardo alla presentazione di stime programmatiche degli indicatori per il quadriennio 2017-2020. Tali stime dovrebbero riflettere, rispetto a quella tendenziale, sia gli effetti delle misure che sono contenute nella manovra di bilancio, sia quelli del programma di riforme delineato nel Programma Nazionale di Riforma (PNR). Ad aprile, in assenza di informazioni sulla composizione della manovra, sarebbe preferibile esporre nell’ambito del DEF la sola valutazione tendenziale degli indicatori affiancata dagli obiettivi che si intendono raggiungere con l’azione di Governo (possibilmente coerenti con gli impegni presi a livello europeo con la Strategia Europa 2020 e a livello internazionale con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile), rimandando la presentazione dell’andamento programmatico degli indicatori a un momento successivo all’approvazione della legge di bilancio, ovvero nella Relazione alle Commissioni parlamentari competenti fissata al 15 febbraio di ciascun anno.

Con riferimento al contenuto del PNR esso si limita a confermare i progetti di riforma indicati nei precedenti documenti di programmazione, probabilmente anche perché predisposto nella fase conclusiva della legislatura. Nel capitolo si fornisce per alcuni ambiti specifici (mercato del lavoro, politiche sociali, sistema tributario ed evasione fiscale, Pubblica Amministrazione e istruzione) una breve descrizione dello stato di attuazione di quanto indicato nel PNR 2016, delle osservazioni della Commissione europea dello scorso febbraio e delle proposte di riforma contenute nel PNR 2017.

Tra le politiche annunciate nell’ambito del mercato del lavoro particolare rilievo assume l’impegno a ridurre il cuneo fiscale sui redditi più bassi e specificamente sul secondo percettore di reddito all’interno del nucleo familiare, prefigurando una tassazione che favorisca l’occupazione femminile. Nel capitolo si propongono al riguardo due approfondimenti. Nel primo si evidenza che le differenze tra regimi di tassazione a livello internazionale non sembrano da sole sufficienti a spiegare la scarsa performance riscontrata nel nostro Paese in termini di occupazione femminile. Inoltre, il sistema tributario italiano non risulta tra i più sfavorevoli in termini di presenza di fattori che penalizzano la partecipazione femminile al mercato del lavoro anche grazie al fatto che l’unità impositiva è costituita dall’individuo e non dal nucleo familiare. Si rileva al contrario una robusta correlazione positiva tra il tasso di occupazione femminile e l’offerta di servizi pubblici. Il secondo approfondimento contiene una ricognizione delle misure di incentivo introdotte negli ultimi anni, a carattere sia temporaneo sia permanente, per incentivare la creazione di occupazione e aumentare la produttività. Si sottolinea, in particolare, che l’eventuale introduzione di nuove agevolazioni andrebbe preceduta da un esame dell’efficacia di quelle già sperimentate o esistenti, al fine di indirizzare meglio la scelta tra diversi possibili strumenti, e da una ricognizione e un riordino di quelle ancora vigenti per evitare frammentarietà nel sistema agevolativo, sovrapposizioni e concorrenza tra misure (ad esempio tra quelle adottate a livello regionale o sub regionale).

Nell’ambito delle politiche sociali, il Reddito di inclusione verrà introdotto in un sistema ancora caratterizzato da una pluralità di misure condizionate alla prova dei mezzi, che presentano criteri di accesso disomogenei e carattere categoriale, e non in grado di ridurre i rischi di povertà sulle fasce deboli della popolazione. L’estensione dello strumento al complesso delle famiglie in condizione di povertà assoluta sarà condizionata allo stanziamento di ulteriori risorse e alla eventuale prospettiva di una più estesa integrazione in un unico strumento delle diverse misure attualmente vigenti. Stime condotte nel 2013 nell’ambito del Gruppo di lavoro sul reddito minimo istituito dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali hanno valutato tra i 5 e i 7 miliardi di euro il costo di una misura che consenta di colmare integralmente il gap esistente tra il reddito disponibile e la soglia di povertà per la totalità delle famiglie in condizione di povertà assoluta.

Infine, con riferimento alla tassazione e, in particolare, all’annuncio del Governo di proseguire nella riduzione della pressione fiscale per sostenere la crescita e la competitività, si propone un approfondimento sull’evoluzione del carico tributario negli ultimi anni. Si sottolinea che la flessione ha riguardato in maniera preponderante il fattore capitale, attraverso modifiche alla struttura di imposizione delle imprese e misure più congiunturali di agevolazione e incentivo agli investimenti. In particolare, considerando la somma delle imposte dirette e dell’IRAP, emerge tra il 2013 e il 2015 (ultimo anno per cui è disponibile il dato delle singole imposte per le Amministrazioni pubbliche) una riduzione del gettito pari a mezzo punto di PIL, che tenderà a aumentare a quasi un punto nel 2016. Tale flessione, tuttavia, appare già in questi anni fortemente concentrata dal lato delle imposte sulle imprese. Il gettito dell’Ires e dell’IRAP negli ultimi otto anni si è ridotto di circa 1,7 punti di PIL (passando dal 5,4 per cento nel 2007, al 3,6 per cento nel 2015).