Rilancio dell'occupazione, il decreto del Governo | ||
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Pubblicazione a periodicità variabile dell'Associazione Interprofessionale "Guido Carli"
domenica 29 giugno 2014
Il Rilancio dell'occupazione
La Tutela del patrimonio culturale e rilancio del turismo
Tutela del patrimonio culturale e rilancio del turismo: arriva il Decreto cultura | ||
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Prepensionamento per il personale PA
Prepensionamento per il personale PA: circolare del ministro Madia | ||
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Disposizioni per il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni
Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 13 giugno 2014 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, ha approvato misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese. Tra queste, le seguenti misure.Disposizioni per il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni
Al fine di consentire l’ingresso di giovani generazioni nella pubblica amministrazione, il provvedimento introduce la revoca dei trattenimenti in servizio.Incarichi direttivi ai magistrati e incompatibilità.
Oltre a provvedimenti per evitare la vacanza dei magistrati, si dispone che i magistrati amministrativi, ordinari, contabili e militari non potranno ricoprire incarichi dirigenziali nella pubblica amministrazione facendo ricorso all’istituto della aspettativa.Semplificazione e flessibilità nel turn over per assunzioni a tempo indeterminato
Sempre nell’ottica di un ricambio generazionale e di rendere possibile nuova occupazione viene semplificato e reso più flessibile il turn over nella Pubblica Amministrazione.Mobilità obbligatoria e volontaria
Nuove disposizioni perché le amministrazioni possano ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento.Divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza. E’ fatto divieto di assegnare incarichi dirigenziali a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza.Prerogative sindacali nelle Pubbliche Amministrazioni
Ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, a decorrere dal 1° agosto 2014, i contingenti complessivi dei distacchi, al personale delle pubbliche amministrazioni sono ridotti del cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale.Riforma degli onorari dell’Avvocatura generale dello Stato e delle avvocature degli enti pubbliciAbrogazione dei diritti di rogito del segretario comunale e provinciale e abrogazione della ripartizione del provento annuale dei diritti di segreteriaCopertura assicurativa per lavoratori in cassintegrati che fanno volontariatoUn unico modulo in tutta Italia per la SciaBorse di studio per le scuole di specializzazione medicaFatturazione elettronica nella PARicognizione degli enti pubblici e unificazione delle banche dati delle società partecipateSoppressione di enti e uffici
A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale.
E’ soppresso il Magistrato delle Acque per le province venete e di Mantova.
Un’unica Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e contro la corruzione.Ridefinizione della missione dell’Associazione Formez PA
Viene proposta per l’Associazione Formez PA la nomina di un Commissario straordinario.Unificazione delle Scuole di formazioneLimiti nella nomina dei componenti delle Autorità indipendentiRiduzione del diritto annuale dovuto alle Camere di commercio a carico delle imprese
L’importo del diritto annuale a carico delle imprese è ridotto del 50%
Semplificazione riguardo la prescrizione dei medicinali per patologie cronicheSilenzio assenso negli atti di competenza di diverse amministrazioni stataliSemplificazioni di norme in materia agroalimentareSemplificazioni in materia di permesso di costruire e altre misure in materia ediliziaUnità operativa speciale per EXPO - 2015Misure straordinarie di gestione e monitoraggio di imprese coinvolte in procedimenti penaliDivieto di transazioni della p.a. con società o enti esteri aventi sede in Stati che non permettono l'identificazione dei soggetti che ne detengono la proprietà o il controlloTrasmissione ad Anac delle varianti in corso d’operaMisure per l’efficienza del processo civile telematicoVerifica dei requisiti delle offerte negli appalti pubbliciDetassazione degli investimenti in impianti e macchinariIstituzione della Rete del lavoro agricolo di qualitàDisposizioni urgenti per il rilancio del settore agricolo riguardo giovani, lavoro, semplificazioni, innovazioni d’impresa, sicurezza, ogm
Pene più severe sui reati ambientali, cronoprogramma stringente per le verifiche sulle aree a rischio della “terra dei fuochi”Procedure più veloci e semplici contro il dissesto idrogeologico: in campo i Presidenti di RegioneUna procedura semplificata per le bonifiche e la messa in sicurezzaNuova composizione per la Commissione tecnica VIA: meno costi, più qualificazione e trasparenzaRiduzione delle procedure di infrazione comunitaria in materia ambientaleTaglio dei costi delle bollette energetiche per le Pmi del 10%Rafforzamento aiuto crescita economica (Ace)Semplificazioni per facilitare le quotazioniDelega al Governo per la riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, un disegno di legge recante “delega al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, composto da 12 articoli, di cui 8 contenenti deleghe legislative da esercitare in gran parte nei dodici mesi successivi all'approvazione della legge. Le materie del provvedimento sono quelle oggetto della consultazione pubblica, cui hanno partecipato oltre 40mila persone.
Si inizia dalla riorganizzazione delle amministrazioni dello Stato, riducendo gli uffici e il personale impiegato in attività strumentali per rafforzare le strutture che forniscono servizi diretti ai cittadini. Si riducono gli uffici di diretta collaborazione dei ministri; si razionalizza la rete organizzativa delle Prefetture-Uffici Territoriale del Governo, rivedendo le competenze e le funzioni attraverso la riduzione del numero, il rafforzamento dell’esercizio delle funzioni di coordinamento e il conferimento di ulteriori compiti e attribuzioni di collaborazione interistituzionale; si riarticolano gli uffici a livello regionale e si prevede la gestione unitaria dei servizi strumentali delle pubbliche amministrazioni, mediante la costituzione di uffici comuni.
Riforma della dirigenza pubblica
Si delega il Governo a riformare la dirigenza pubblica. I principi indicati per il legislatore delegato riguardano:
- la dimensione della dirigenza;
- l’inquadramento dei dirigenti: l’istituzione di un ruolo unico; introduzione di ruoli unificati anche per la dirigenza delle amministrazioni non statali, con possibilità di scambio tra dirigenti appartenenti a ruoli diversi; omogeneizzazione delle retribuzioni;
- l’accesso alla dirigenza per concorso e per corso-concorso: nel primo caso, assunzione a tempo determinato e trasformazione a tempo indeterminato previo esame di conferma dopo il primo triennio di servizio; nel secondo caso, immissione in servizio come funzionari, con obblighi di formazione, per i primi quattro anni e successiva immissione nel ruolo unico della dirigenza previo superamento di un esame;
- il conferimento degli incarichi dirigenziali: mediante procedura con avviso pubblico, sulla base di requisiti e criteri definiti dall’amministrazione e approvazione, preventiva o successiva, da parte di una specifica Commissione;
- la durata degli incarichi dirigenziali: tre anni, rinnovabili; spoilsystem per gli incarichi conferiti ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione;
- i dirigenti privi di incarico: collocamento in disponibilità, con successivo licenziamento dopo un periodo definito;
- la valutazione dei risultati e la responsabilità dei dirigenti;
- la dirigenza delle regioni e degli enti locali: coordinamento con il processo di riordino istituzionale avviato con la legge n. 7 aprile 2014, n. 56; previsione del dirigente apicale dell’ente e obbligo per i Comuni con meno di 5000 abitanti di gestire la funzione di direzione apicale in via associata; istituzione del ruolo unico, con accesso mediante concorso o corso–concorso; inserimento, in sede di prima applicazione, di coloro che sono iscritti all’Albo dei segretari comunali e provinciali.
Testi unici su lavoro pubblico, società partecipate, conferenza dei servizi, controlli amministrativi e Camere di commercioSaranno elaborati testi unici che uniformino la normativa relativa ai predetti settori. I testi unici, oltre agli specifici criteri direttivi, dovranno essere redatti tenendo conto dei seguenti princìpi generali: coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni sia legislative che regolamentari;indicazione esplicita delle norme abrogate;aggiornamento delle procedure.Edilizia scolastica: esclusione dal Patto di Stabilità interno per i Comuni che ne hanno fatto richiesta
Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha informato il Cdm di avere firmato un Dpcm, concernente l’individuazione dei Comuni beneficiari, e del relativo importo, dell’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2014 e 2015, delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica, ai sensi dell’articolo 31, comma 14-ter, della legge 12 novembre 2011 n. 183.
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Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata (decreto legislativo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, ha avviato l’esame di uno schema di decreto-legislativo di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata.
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Nomine
Informativa sul nuovo commissario dell’ENIT
Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ed il Ministro dei Beni e attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, hanno informato il Consiglio dell’intendimento di nominare Cristiano RADAELLI commissario straordinario dell’ENIT.
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Avvio procedura incarico nella commissione Consob
Su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri si è dato avvio alla procedura per la nomina di Anna GENOVESE nella commissione Consob.
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Avvio procedura incarico a direttore dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia del demanio
Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan, si è dato avvio alla procedura per la nomina di:
- Rossella ORLANDI a Direttore dell’Agenzia delle entrate.
Sempre su proposta del Ministro Padoan, si è dato avvio alla procedura per la nomina di:
- Stefano SCALERA a Direttore dell’Agenzia del Demanio;
Il Consiglio dei Ministri ha approvato:
su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Maria Anna Madia, l’avvio della procedura per la nomina di Giorgio ALLEVA a Presidente dell’ISTAT;
su proposta del Ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Anna Maria Madia, l’avvio della procedura per la nomina dei componenti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, nelle persone di:
- Michele CORRADINO
- Francesco MERLONI
- Ida Angela NICOTRA
- Nicoletta PARISI
Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, la nomina del dirigente superiore della Polizia di Stato Carmelo Franco Maria GUGLIOTTA a dirigente generale di Pubblica sicurezza.Movimento dei Prefetti
Su proposta del Ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini, al ministro plenipotenziario Luca GIANSANTI sono state conferite le funzioni di Direttore generale per gli affari politici e di sicurezza.
Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano:
- Umberto POSTIGLIONE - Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
- Santi GIUFFRÈ – Commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura;
- Mario MORCONE – Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione;
- Elisabetta BELGIORNO – Capo dipartimento per gli Affari Interni e territoriali;
- Riccardo COMPAGNUCCI – Capo dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile, le risorse strumentali e finanziarie;
- Angelo CARBONE – A disposizione con incarico a norma della legge numero 410 del 1991.
Conclusione della conferenza dei servizi decisoria su trasferimento del relitto della Costa ConcordiaLeggi Regionali (omissis)
Al fine di pervenire ad una conclusione ottimale delle iniziative conseguenti al naufragio della nave Costa Concordia ed in particolare del trasferimento del relitto presso un porto idoneo per il successivo smaltimento, su proposta del Dipartimento della Protezione civile ed in particolare del Commissario delegato alla gestione di questa particolare emergenza il Consiglio ha individuato per il 26 giugno (anziché per il 16, come precedentemente deciso) la data di conclusione della conferenza di servizi decisoria che effettuerà una approfondita valutazione delle soluzioni proposte.
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Rientro dal deficit sanitario Regione Abruzzo
Al fine di consentire gli interventi di rientro dal deficit sanitario, il Consiglio dei Ministri ha autorizzato l’erogazione di 40 milioni di euro in favore della regione Abruzzo quale anticipo sulle sue spettanze residue per il 2012, come previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto legge n. 154 del 2008.
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Esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti della Regione Siciliana
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Ambiente, Gianluca Galletti, ha deliberato di diffidare la Regione Siciliana ad adottare i provvedimenti di conclusione di rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale entro il 24 giugno 2014 per i sei impianti per i quali è stata contestata all’Italia la mancata attuazione della sentenza della Corte di Giustizia del 31 marzo 2011 in relazione alla violazione della direttiva 96/61/CE (IPPC 2008/1/CE).
Finanza & Fisco n.16/2014
Finanza & Fisco
Settimanale tecnico di informazione e documentazione tributaria
Il documento in formato PDF allegato contiene il n. 16/2014 della rivista Finanza & Fisco
Novità
Regime fiscale per le rendite finanziarie
Da martedì 1° luglio 2014, cambia il regime fiscale per le rendite finanziarie
Con la circolare n. 19 del 27 giugno 2014, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sulle misure previste dagli articoli 3 e 4 del D.L. n. 66 del 2014, che hanno modificato l’aliquota di tassazione dei redditi di natura finanziaria, a partire dal 1° luglio 2014. Il documento delle Entrate, inoltre, si sofferma sull’abrogazione della ritenuta del 20 per cento, prevista dal D.L. n. 66 del 2014, che esplica effetti ai fini dell’esonero dall’obbligo di compilazione del quadro RW da parte dei contribuenti e di segnalazione da parte degli intermediari.
Adempimenti fiscali - Proroga delle scadenze
Anche al diritto annuale alle camere di commercio si applica lo slittamento dei termini dal 16 giugno al 7 luglio 2014, senza alcun pagamento aggiuntivo
L’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2014 ha prorogato il termine del pagamento del primo acconto delle imposte per l’anno 2014 per i contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito per ciascun studio di settore.
La scadenza del 16 giugno 2014 è stata prorogata al 7 luglio 2014. Dall’8 luglio 2014 al 20 agosto 2014 tali soggetti possono effettuare i versamenti con la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. A tal proposito, la nota n. 113398 del 19/06/2014 del Ministero dello Sviluppo Economico ricorda che l’articolo 8, comma 2, del decreto ministeriale 11 maggio 2001, n. 359 (in “Finanza & Fisco” n. 35/2001, pag. 4468)stabilisce che il diritto annuale «è versato dai contribuenti, in un’unica soluzione, con le modalità previste dal capo III del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro il temine previsto per il pagamento del primo acconto di tali imposte». Tenuto conto di quanto sopra, la proroga stabilita con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri citato si applica anche al versamento del diritto annuale per l’anno 2014 effettuato dai contribuenti rientranti nell’ambito di applicazione della norma sopra citata, ivi compresi i soggetti REA eventualmente rientranti in tali fattispecie.
Resta inteso che per le imprese che non rientrano nelle casistiche individuate dalla norma rimane confermata la scadenza del 16 giugno 2014, con la possibilità di effettuare il versamento entro il 16 luglio 2014 con la maggiorazione dello 0,40 per cento.
Novità in Gazzetta Ufficiale
Provvedimenti urgenti per la competitività e la semplificazione
In Gazzetta Ufficiale. n. 144 del 24 giugno 2014 è stato pubblicato il Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 91, recante: «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonchè per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea». Con l’entrata in vigore del decreto legge debutta:
· un credito d’imposta nella misura del 15 per cento del valore degli investimenti in beni strumentali nuovi (macchinari e apparecchiature) compresi nella divisione 28 della tabella ATECO 2007, realizzati dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2015 in eccedenza rispetto alla media aritmetica degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore (art. 18);
· il potenziamento della disciplina dell’aiuto alla crescita economica (ACE). In particolare, è prevista una maggiorazione del 40 per cento della variazione in aumento del capitale proprio per le società che vengono ammesse alla quotazione nei mercati regolamentati di Stati membri della UE o aderenti allo Spazio Economico Europeo (art 19);
· l’introduzione nel TUF di un nuovo articolo 127-quinquies(«Maggiorazione del voto»), si rimette all’autonomia statutaria delle società in via di quotazione ovvero già quotate di prevedere azioni a voto maggiorato a beneficio degli azionisti di lungo periodo (comma 1 dell’art. 20);
· la riduzione del capitale minimo richiesto per la costituzione di una S.P.A. da 120.000 a 50.000 euro (comma 7 dell’art. 20).
In Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del decreto su competitività e giustizia sociale, cd “Decreto Renzi”
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2014, la legge di conversione n. 89 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante: «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale», cd “Decreto Renzi”.
Il decreto-legge, a seguito delle modifiche apportate in sede di conversione, si compone di 60 articoli rispetto ai 51 iniziali (sono stati introdotti 11 nuovi articoli e sono stati soppressi gli articoli 30 e 38).
Tra le novità inserite in sede di conversione in legge si segnalano:
· in tema di rivalutazione dei beni d’impresa, il ripristino della possibilità di versare le imposte sostitutive in tre rate con conseguente rideterminazione della scadenza di pagamento delle rate stesse (la prima entro il giorno 16 del sesto mese dalla fine del periodo di imposta (anziché entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita), laseconda entro il giorno 16 del nono mese dalla fine del periodo di imposta e la terza entro il giorno 16 del dodicesimo mese dalla fine del periodo di imposta);
· in materia di tributo per i servizi indivisibili (TASI), la conferma del regime derogatorio per l’ano 2014, rispetto a quello ordinario delineato destinato a entrare in vigore a partire dall’anno 2015, riguardante il versamento della TASI. In particolare, la nuova disciplina stabilisce che i contribuenti erano tenuti al pagamento della prima rata della TASI entro il 16 giugno 2014, sulla base delle deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle detrazioni pubblicate sul sito informatico del Ministero dell’economia e delle finanze alla data del 31 maggio 2014, con obbligo per i comuni di inviare dette deliberazioni entro il 23 maggio 2014. In caso di mancato invio delle deliberazioni entro il predetto termine, il versamento della prima rata della TASI va effettuato entro il 16 ottobre 2014, sulla base delle deliberazioniconcernenti le aliquote e le detrazioni, nonché dei regolamenti TASIpubblicati nello stesso sito, alla data del 18 settembre 2014(con obbligo di invio delle deliberazioni per i comuni entro il 10 settembre 2014). Se al 10 settembre 2014 non risultano inviate dette deliberazioni, i contribuenti sono tenuti al versamento dell’imposta in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014, applicando l’aliquota di base pari all’1 per mille, e comunque entro il limite massimo previsto dal primo periodo del comma 677 della legge di stabilità 2014 (nel rispetto del vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non deve essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile). Inoltre, in tema di ripartizione della TASI tra proprietario e inquilino nell’ambito dei rapporti di locazione, viene stabilito che nel caso nel caso di mancato inviodelle delibere entro il 10 settembre 2014, ovvero nel caso di mancata determinazione della percentuale di versamento dell’imposta da parte dell’occupante l’immobile, la TASI è da questi dovuta nella misura del 10 per cento dell’ammontare complessivo, determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale;
· la possibilità di attivare nuove rateazioni da parte dei debitori di Equitalia decaduti da precedenti piani di rientro. In particolare concessa facoltà per i contribuenti di chiedere la concessione di un nuovo piano di rateazione. La disposizione introduce un’ulteriore procedura di rateazione, applicabile temporaneamente e alle seguenti condizioni: la decadenza sia intervenuta entro e non oltre il 22 giugno 2013; la richiesta siapresentata entro e non oltre il 31 luglio 2014. L’ulteriore rateazione potrà arrivare fino a 72 rate mensili, non sarà prorogabile e i contribuenti cesseranno dal beneficio in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive. Per quanto concerne l’ambito soggettivo la novella fa riferimento generico ai contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione previsto dall’art. 19 del D.P.R. 602/1973.
Promemoria
Scadenza per l’istanza di disapplicazione della disciplina sulle società di comodo
Società di comodo e in perdita sistematica. Entro il prossimo 2 luglio 2014 termine ultimo per presentare l’istanza disapplicativa
Entro il prossimo 2 luglio 2014 possono presentare l’interpello per ottenere la disapplicazione della disciplina sulle società di comodo, le imprese che non possono avvalersi di alcuna causa di esclusione o disapplicazione.
Si ricorda che nel nostro ordinamento esistono due differenti situazioni verificandosi le quali i contribuenti societari possono incorrere nelle pesanti penalizzazioni della disciplina relativa alle c.d. “società di comodo”:
• quella, per così dire, tradizionale, a mente della quale sono da reputarsi tali le società che non superano il testdi operatività previsto dall’articolo 30, comma 1, Legge 724 del 1994, il quale prevede che, qualora la media dei ricavi effettivi sia minore di quella dei ricavi convenzionali , la società sia conseguentemente tassata su un reddito minimo presunto, individuato mediante applicazione di specifici coefficienti di redditività agli asset dalla stessa posseduti. Più nel dettaglio, per verificare lo status di società non operativa è necessario effettuare il test di operatività di cui al comma 1 dell’articolo 30 della legge n. 724 del 1994, teso a verificare se nell’ultimo triennio (ivi compreso l’esercizio per cui è operata la predetta verifica) la media dei ricavi, incrementi di rimanenze e proventi (esclusi quelli di carattere straordinario) risultanti dal conto economico - cosiddetti ricavi effettivi - sia almeno pari al valore determinato mediante applicazione, alla media triennale dei valori attribuibili agli assetpatrimoniali specificamente previsti dal citato comma 1 dell’articolo 30, delle percentuali ivi indicate - cosiddetti ricavi presunti;
• quella, più “nuova”, delle società in c.d. “perdita sistematica”, introdotta per effetto delle innovazioni apportate dall’art. 2, commi 36-decies e segg., D.L. 138/2011, in forza del quale sono da considerarsi “società non operative”, ai sensi e per gli effetti dell’art. 30, L. 724/1994, anche quelle che, indipendentemente dalla congruità dei ricavi conseguiti, hanno chiuso in perdita fiscale gli ultimi tre periodi d’imposta consecutivi, oppure le società che nello stesso arco temporale siano risultate «per due periodi di imposta in perdita fiscale ed in uno abbiano dichiarato un reddito inferiore all’ammontare determinato ai sensi dell’articolo 30, comma 3, della citata legge n. 724 del 1994». Nei confronti delle società in perdita sistematica, la disciplina sulle società di comodo opera a decorrere dal quarto periodo di imposta successivo ai tre periodi di osservazione. Pertanto, chi si ritrova in perdita sistematica per il triennio 2010-2012, in altri termini, sarà considerato in linea di principio “di comodo” con riguardo al periodo d’imposta 2013.
Per saperne di più:
Fac simile di istanza
Per le società di comodo
Per le società in perdita sistematica
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