sabato 26 aprile 2014

CIPE: approvato accordo di partenariato sui fondi strutturali

CIPE: approvato accordo di partenariato sui fondi strutturali


22 Aprile 2014
IL CIPE HA APPROVATO L’ACCORDO DI PARTENARIATO SULLA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI PER IL 2014-2020 E MISURE PER LA PEDEMONTANA LOMBARDA
Si è svolta venerdì scorso la prima seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del Governo Renzi. Il Ministro delle politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, ha svolto le funzioni di Segretario.
Il Comitato ha approvato l’Accordo di partenariato sulla Programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, in vista della trasmissione alla Commissione europea entro la scadenza odierna e dell’avvio formale del relativo negoziato tra il Governo italiano e la Commissione  europea.  Alle risorse comunitarie verrà aggiunto il relativo cofinanziamento nazionale, che sarà definito in sede di programmazione operativa. L’Accordo è frutto di un complesso processo di consultazione allargata a Ministeri, Regioni, Enti locali e partenariato economico sociale e dell’interlocuzione informale avviata con la Commissione europea. Sono previsti 11 obiettivi tematici, focalizzati particolarmente su ricerca e innovazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e fonti rinnovabili, istruzione, trasporti, con una particolare attenzione dedicata a occupazione e inclusione sociale.
Al fine di assicurare la sostenibilità economico finanziaria del Collegamento autostradale Pedemontana Lombarda, il CIPE ha dato mandato al Ministero delle infrastrutture e trasporti di richiedere al concedente dell’opera (Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., società mista ANAS - Regione Lombardia) l’adeguamento dello schema di atto aggiuntivo alla convenzione vigente alle prescrizioni incluse nel parere del Nucleo di consulenza per l'Attuazione e Regolazione dei Servizi di pubblica utilità (NARS). L’atto così modificato, una volta sottoscritto dalle parti,verrà esaminato prontamente dal CIPE per l’eventuale concessione delle misure di defiscalizzazione.
La Pedemontana Lombarda collegherà 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese) ed è composta da 67 chilometri di autostrada, 20 di tangenziali (tangenziali di Varese e Como) e 70 di opere stradali connesse. L’opera ha un costo è di 4,1 miliardi di euro, per un importo complessivo degli investimenti di 5,8 miliardi.
Il Comitato ha anche approvato, al fine di aumentare la velocità dei treni e la capacità della linea ferroviaria Catania-Siracusa, il progetto definitivo del lotto funzionale Bicocca – Augusta, dal costo di 81 milioni di euro.
Il Comitato ha dato parere favorevole, con prescrizioni, allo schema di convenzione della superstrada a pedaggio “Via del Mare”, che collega l’Autostrada A4 Milano-Trieste e l’abitato e il Lido di Jesolo. L’opera è lunga 19 chilometri e ha un costo di  circa 200 milioni di euro, totalmente a carico di fondi privati.

giovedì 24 aprile 2014

CORSO DI DIRITTO TRIBUTARIO E CONTENZIOSO




FORMAZIONE  PROFESSIONALE


UNIPROF Consorzio – Università di Roma Tor Vergata
ODCEC Roma, Tivoli, Velletri
Corso di Formazione Professionale Continua in


DIRITTO TRIBUTARIO E CONTENZIOSO
Fiscalità d’Impresa e gestione del Contenzioso Tributario
(48 ore)

Data di inizio corso
Venerdì, 9 MAGGIO 2014


Il Corso è finalizzato all’approfondimento della normativa tributaria in materia di imposte e gestione del contenzioso tributario. Si sviluppa attraverso un percorso formativo strutturato a partire dalle fattispecie contabili del bilancio di esercizio, e a proseguire con le tematiche del diritto e del processo tributario.

Il corso si compone di complessive 48 ore di lezione, secondo programma allegato (vedi sito internet del corso).

Le lezioni avranno inizio in data venerdì 9 maggio 2014 e si terranno pressol’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, via Columbia n. 2 (Roma).
Al termine del corso è previsto il rilascio di ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE, valido ai fini della Formazione Professionale Continua.


Università di Roma Tor Vergata
Via Columbia, 2 Roma

Programma e Scheda di Iscrizione sul sito



INFORMAZIONI
TEL. 06.85.355.368

I COMMERCIALISTI ANALIZZANO LA CRISI D'IMPRESA

FORMAZIONE PROFESSIONALE



Commissione “Organizzazione e Tutela delle Delegazioni”
Il convegno  organizzato presso l'Università di Tor Vergata  il giorno 7 maggio 2014  darà diritto a 8 crediti formativi riconosciuti oltre che ai commercialisti, anche ai revisori legali e  agli avvocati del circondario di Velletri.   
Il convegno è in via di accreditamento anche presso l'albo dei consulenti del lavoro.
Parteciperanno al prestigioso incontro importanti personalità.

Scheda sintetica del convegno:

 
Ordine dei Commercialisti di Roma
“Crisi di impresa: evoluzione della situazione, prospettive normative e interrelazioni con la crisi degli intermediari bancari. Ruolo dei professionisti”
Facoltà di Economia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Associazione professionale “Guido Carli”
7 maggio 2014 ore 9.00

  • Ore 9/9,15: Apertura convegno, saluto del dott. Carlo Moretti Presidente della “Guido Carli” e della commissione “Organizzazione e tutela delle delegazioni” dell’ODCEC di Roma;
  • Intervento di saluto del prof. Francesco Ranalli –Ordinario di Economia Aziendale dell’Università Torvergata;
  • Ore 9,15/9,30: Intervento del presidente dell’Ordine dei commercialisti ed Esperti Contabili di Roma Dott.Mario Civetta: inquadramento del tavolo di discussione;
  • Ore 9,30/9.45: Intervento del dott. Gerardo Longobardi past-president ODCEC di Roma;
  • Ore 9,45/ 10,30: Prof. Franco Tutino – Ordinario di Economia e Gestione della Banca-Università Sapienza di Roma: Crisi di imprese e crisi di banche: le interrelazioni portano a soluzioni unitarie?;
  • Ore 10,30/10,45: Coffee break;
  • Ore 10,45/11,00: Prof. Bruno Ferraro Presidente Emerito Tribunale di Tivoli, intervento di saluto e testimonianza di esperienza sul ns.territorio
  • Ore 11/11, 45: Prof. Leonardo Di Brina - Docente Dipartimento di Economia Università Cà Foscari di Venezia “ Cessione dell’azienda bancaria sotto il profilo della liquidazione coatta e sotto quello della banca in bonis”;
  • Ore 11,45/ 12,40: Intervento del Prof. Avv. Giuseppe Santoni – Ordinario di diritto bancario del Dipartimento di Giurisprudenza – Università “Tor Vergata”: “Liquidazione coatta amministrativa delle banche, con particolare riferimento all’avvio della procedura e ai suoi effetti. Svolgimento attività di liquidazione e formazione dello stato passivo”;
  • Ore 12.40/13.15: intervento Dr. Pierluigi Conti, Capo Servizio “Costituzioni e gestione delle crisi” del Dipartimento Vigilanza Banca d’Italia: “ Meccanismo e procedure di risoluzione crisi bancarie. Evoluzione normativa e prospettive”. 
  • Ore 13.15/ 14: pausa pranzo
  • Ore 14,30/ 15,30: intervento del Prof. Alfonso di Carlo - Ordinario di economia aziendale-Università Torvergata: “Relazione del professionista ex art. 160 l.f.”;
  • Ore 15,30/16,45: Prof. Emanuele D’Innella, Dottore Commercialista ODCEC DI ROMA “I rapporti tra Banche e Imprese per il superamento della crisi”;
  • Ore-16,45/17,15: Dott. Stefano Pochetti - Dottore commercialista ODCEC di Roma:”Stato di pre-crisi e crisi dell’impresa.Centralità del piano di Risanamento e di rilancio”;
  • Ore 17,15/17,45: Dott. Ermando Bozza - Dottore Commercialista Presidente ODCEC di Lanciano “Il professionista coinvolto nel controllo delle imprese in crisi”.
  • Ore 18: chiusura convegno.

mercoledì 9 aprile 2014

Riforme, al via il disegno di legge di revisione costituzionale

Riforme, al via il disegno di legge di revisione costituzionale

Pubblichiamo la presentazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul Disegno di Legge di Revisione Costituzionale

Superamento del bicameralismo paritario, riduzione del numero dei parlamentari, contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, soppressione del CNEL e revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione. Questi i punti dello schema di disegno di legge di revisione costituzionale approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 marzo 2014.
Il Parlamento si articolerà, secondo il testo, in Camera dei Deputati e Senato delle Autonomie.
La Camera, elettiva, manterrà la titolarità del rapporto di fiducia con il Governo, mentre il Senato delle Autonomie, parteciperà al procedimento legislativo in modo paritario con la Camera dei deputati esclusivamente per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale; per le altre leggi può deliberare proposte di modifica del testo, sulle quali la Camera si esprime in via definitiva. Il Senato delle Autonomie sarà composto dai presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, dai sindaci dei comuni capoluogo, nonché, per ciascuna regione, da due membri eletti dai consigli regionali tra i propri componenti, e da due sindaci eletti da un collegio elettorale costituito dai sindaci della regione.
In alcuni ambiti di interesse delle Autonomie territoriali, le proposte di modifica, formulate dal Senato, possono essere superate solo con il quorum rafforzato della maggioranza assoluta dei componenti della Camera dei deputati. Inoltre, il Senato delle Autonomie può esprimere il parere su ogni progetto di atto normativo o documento all’esame della Camera dei deputati ed ha altresì la facoltà, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, di richiedere alla Camera dei deputati di procedere all’esame di un disegno di legge.
Restano invariate le funzioni non legislative: elezione e giuramento del Presidente della Repubblica; messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica; elezione di un terzo dei componenti il Consiglio superiore della magistratura; elezione di due dei cinque giudici costituzionali di nomina parlamentare.
Il numero complessivo di senatori sarà inferiore alla metà di quello attuale.
Con il superamento del bicameralismo paritario, viene altresì rafforzato il ruolo del Governo in Parlamento, prevedendo l’introduzione dell’istituto del voto a data certa, in base al quale il Governo può chiedere alla Camera dei deputati di deliberare che un disegno di legge sia iscritto con priorità all’ordine del giorno e sottoposto alla votazione finale entro sessanta giorni dalla richiesta.
Sono allo stesso tempo previsti nuovi limiti alla decretazione d’urgenza.
Ai fini del contenimento dei costi della politica i membri del Senato delle Autonomie non ricevono alcuna indennità. Gli emolumenti spettanti al Presidente della Giunta regionale e ai membri degli organi regionali non possono superare l’importo di quelli spettanti ai Sindaci dei comuni capoluogo della Regione e non possono essere corrisposti rimborsi o analoghi trasferimenti monetari in favore dei gruppi politici rappresentati nei Consigli regionali.
Il disegno di legge prevede l’abolizione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, organo che non appare oggi più rispondente alle esigenze di raccordo con le categorie economiche e sociali che, in origine, ne avevano giustificato l’istituzione.
Il progetto di revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzione è volto a definire un sistema di governo multilivello più ordinato. Oltre a confermare l’abolizione delle Province, prevede il superamento dell’attuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni in favore di un decentramento legislativo più razionale e funzionale allo sviluppo economico e sociale del Paese.
Viene superata, quindi, la rigida ripartizione legislativa per materie in favore di una più moderna e flessibile ripartizione anche per funzioni che prevede l’eliminazione delle competenze legislative “concorrenti” e la conseguente ridefinizione delle competenze “esclusive” dello Stato e di quelle “residuali” delle Regioni e l ’introduzione di una “clausola di supremazia” della legge statale sulle leggi regionali oltre alla possibilità per lo Stato di delegare, anche temporaneamente, alle Regioni la funzione legislativa nelle materie di propria competenza esclusiva.



mercoledì 2 aprile 2014

Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V della Costituzione



Il Consiglio dei Ministri - informa un comunicato della Presidenza - si è riunito il 31 marzo 2014 alle ore 16.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Graziano Delrio.

Superamento del bicameralismo paritario e revisione del Titolo V - Disegno di legge costituzionale

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha approvato lo schema di Disegno di legge costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”.
Il testo propone il superamento dell’attuale sistema bicamerale in favore di una maggiore efficacia nell’azione legislativa, il contenimento dei costi della politica, un rapporto più ordinato e meno conflittuale tra Stato e autonomie ordinarie e speciali. Il sistema parlamentare si articola, secondo il testo, in Camera dei Deputati e Senato delle Autonomie. La Camera, elettiva, è titolare del rapporto di fiducia con il Governo, esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo dell’operato del Governo. Il Senato delle Autonomie è composto dai rappresentanti eletti di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da sindaci. Il numero complessivo di senatori sarà inferiore alla metà di quello attuale e i senatori non percepiranno indennità di mandato. Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le città Metropolitane e i Comuni, approva le leggi costituzionali, partecipa alla attuazione degli atti normativi dell’Unione europea, verifica e valuta l’attuazione delle leggi.
Il progetto di revisione costituzionale del Titolo V conferma l’abolizione delle Province, prevede il superamento dell’attuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni in favore di un decentramento legislativo più funzionale allo sviluppo economico e sociale del Paese, sopprime inoltre il Cnel. [scheda di sintesi - slide]

Proroga dei termini per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari – Decreto legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e della Giustizia, Andrea Orlando, ha approvato un decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). La proposta legislativa prevede la proroga di un anno della chiusura degli OPG oggi prevista per il 1° aprile 2014 poiché tale termine non risulta congruo per completare definitivamente il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, soprattutto in ragione della complessità della procedura per la realizzazione delle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza.
Le motivazioni d’urgenza che inducono a proporre una proroga contenuta in un anno nascono dalla necessità di contemperare, da un lato, le esigenze rappresentate dalle regioni di avere a disposizione un maggior lasso tempo per concludere i lavori per la realizzazione e la riconversione delle strutture sanitarie destinate ad accogliere i soggetti oggi internati negli OPG, e, dall’altro, l’esigenza di dar corso in tempi rapidi al definitivo superamento degli OPG.
A fronte della proroga, fermo l’obbligo di dimettere senza indugio dagli OPG e prendere in carico nei Dipartimenti di salute mentale sul territorio le persone che hanno cessato di essere socialmente pericolose, viene, altresì, previsto il dovere del giudice di verificare se in luogo del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario può essere adottata nei confronti dell’infermo di mente una diversa misura di sicurezza, prevista dalla legge, idonea ad assicurargli cure adeguate ed a far fronte alla sua pericolosità sociale. Analogamente, è previsto che allo stesso modo provvede il magistrato di sorveglianza quando interviene ai sensi dell’articolo 679 del codice di procedura penale.
Al fine, poi, del più proficuo impiego del lasso di tempo concesso alle regioni con il presente differimento è previsto che entro l’ultimo giorno del semestre successivo alla data di entrata in vigore del decreto esse debbano comunicare al Ministero della salute, al Ministero della giustizia ed al comitato paritetico interistituzionale di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 aprile 2008 dello stato di avanzamento dei lavori di realizzazione e riconversione delle strutture destinate all’accoglienza dei soggetti oggi internati negli OPG, nonché di tutte le iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli OPG.
Ove si evincesse che una o più Regioni non fossero in grado di rispettare il termine ultimo di chiusura degli OPG, come stabilito dal decreto legge, il Governo provvederà a esercitare il potere sostitutivo, nominando un commissario ad acta che provvederà a concludere i lavori di realizzazione e riconversione delle strutture.

Misure per garantire lo svolgimento del servizio scolastico - Decreto legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e del Ministro dell’Istruzione, dell’università e ricerca, Stefania Giannini, ha approvato un decreto legge recante misure urgenti per garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico in corso nelle sedi interessate dalle procedure concorsuali per dirigente scolastico. Il decreto legge serve a garantire, nell’immediato, il regolare completamento dell’anno scolastico in corso a seguito del parziale annullamento giurisdizionale del concorso indetto per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici. In questo modo si assicura che i dirigenti scolastici già nominati continuino ad esercitare le funzioni alle quali sono stati preposti nelle sedi di rispettiva assegnazione.
Il decreto legge approvato consente anche alle istituzioni scolastiche delle regioni in cui non è ancora attiva la convenzione Consip per l’affidamento dei servizi di pulizia e altri servizi ausiliari di continuare ad acquistarli dalle stesse imprese in attesa che si concludano le gare d'appalto in corso, purché con oneri non superiori a quelli previsti dalla nuova convenzione Consip.

Misure urgenti per il completamento di opere pubbliche - Decreto legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha approvato un decreto legge contenente misure urgenti volte a consentire la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2015, delle attività volte a fronteggiare la situazione di emergenza nel territorio delle Regioni Campania e Puglia, in relazione alla vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli e delle attività volte alla definitiva chiusura di tutti gli interventi infrastrutturali relativi alle opere di ricostruzione nei comuni colpiti dagli eventi sismici del novembre 1980 e febbraio 1981 in Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.
Il Consiglio dei Ministri ha prorogato fino al 31 luglio 2014 la gestione commissariale degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, Cuma e dell’impianto di grigliatura e derivazione di Succivo, nella Regione Campania, per completare le procedure di affidamento della gestione degli impianti e non determinare soluzioni di continuità nello svolgimento del servizio.

Diritto all’informazione nei procedimenti penali - Schema di Decreto legislativo

Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, è stato approvato uno schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva 2012/13/UE sul diritto all’informazione nei procedimenti penali.
Il decreto stabilisce le norme relative al diritto all’informazione sui diritti di cui godono, durante un procedimento penale, i soggetti indagati o imputati. Vengono disciplinati, in particolare, gli adempimenti informativi quali la consegna all’imputato della copia del provvedimento che ha disposto la custodia cautelare e copia della comunicazione scritta recante le informazioni sui diritti che possono essere esercitati in materia di difesa, di assistenza giudiziaria e di accesso agli atti; le comunicazioni e gli atti dovranno essere redatti in forma chiara e precisa, oltre che tradotti in una lingua comprensibile, nel caso in cui la persona interessata non conosca la lingua italiana.
Sul decreto saranno acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari.


PUBBLICAZIONI PROFESSIONALI

Finanza & Fisco
Settimanale tecnico di informazione e documentazione tributaria

Il documento in formato PDF allegato contiene il n. 3/2014 della rivista Finanza & Fisco

Avviso per gli abbonati:
Questo numero sarà spedito anche nella versione cartacea


Novità

Archivio Vies (Vat Information Exchange System) - Criteri e modalità di inclusione delle partite IVA nell’archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie

La domanda d’iscrizione al Vies viaggiaonline

Più semplice e veloce chiedere al Fisco di entrare nell’elenco Vies (Vat information exchange system). Dal 26 marzo 2014, è attivo il nuovo servizio che consente ai soggetti già titolari di partita Iva, abilitati a Fisconline Entratel, di richiedere direttamente in via telematica la propria iscrizione nell’archivio degli operatori autorizzati a compiere operazioni intracomunitarie.

Utilizzare il nuovo servizio online è facile e immediato. Basta indicare nel campo dedicato la propria partita Iva, “candidata” a entrare nell’elencoVies. Per avvalersi di questa nuova opportunità è necessario essere abilitati a Fisconline Entratel. La funzione consente di compilare e trasmettere direttamente online l’istanza, senza la necessità di scaricare alcun software. Per accedere al servizio web è necessario registrarsi aiservizi telematici.

Entro 30 giorni dal ricevimento della dichiarazione di volontà a porre in essere operazioni intracomunitarie, l’Agenzia delle entrate effettua le analisi propedeutiche all’inserimento della posizione nel ViesIn questi 30 giorni l’Agenzia farà una serie di controlli preliminari volti a verificare, in prima battuta, che l’operatore non sia “a rischio” di eventuali comportamenti fraudolenti. In presenza di rischi viene emanato un provvedimento di diniego all’inserimento del contribuente nell’Archivio Vies.

Naturalmente per chi inizia l’attività, la volontà di essere inseriti nel Viesdovrà essere espressa compilando il campo “Operazioni Intracomunitarie” del quadro I dei modelli AA7 (soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi). Vale come manifestazione di volontà di porre in essere operazioni intracomunitarie la selezione della casella “C” del quadro A del modello AA7 da parte degli enti non commerciali non soggetti passivi d’imposta.

Se dall’analisi preliminare non emergono elementi di rischio di finalità evasive o di frode, il soggetto viene automaticamente incluso nell’archivio il trentunesimo giorno successivo a quello della attribuzione della partita Iva o della ricezione dell’istanza. In caso contrario, l’ufficio emette un provvedimento motivato di diniego, che preclude l’inserimento nel Vies.

Il soggetto interessato può verificare l’avvenuta inclusione della propria posizione nell’archivio Vies utilizzando il servizio di verifica online.

Per saperne di più:

La Prassi:

Sul regime giuridico delle operazioni intracomunitarie poste senza la regolare iscrizione al VIES, vedi:


Sulle regole per l’inserimento nell’Archivio Vies degli operatori intracomunitari, vedi:


I provvedimenti attuativi :

Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate 29 dicembre 2010 - Prot. n. 188376 - (in “Finanza & Fisco” n. 43/2010, pag. 3903), recante: “Modalità di diniego o revoca dell’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie ai sensi del comma 7-bis dell’articolo 35 del D.P.R. n. 633 del 1972, come modificato dall’articolo 27 del D.L. n. 78 del 2010 per l’adeguamento alla normativa europea in materia di operazioni intracomunitarie ai fini del contrasto delle frodi.”,

Il provvedimento n. 188376 del 2010 ha chiarito che l’intenzione di effettuare operazioni intracomunitarie, oltre che da parte dei soggetti passivi che intraprendono l’attività (nella dichiarazione di inizio attività), va manifestata anche da parte dei soggetti passivi già in attività, mediante apposita istanza.

Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 dicembre 2010 - Prot. n. 188381 - (in “Finanza & Fisco” n. 43/2010, pag. 3910), recante: “Criteri e modalità di inclusione delle partite IVA nell’archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie ai sensi del comma 15-quater dell’articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 e dell’articolo 22 del Regolamento (UE) del 7 ottobre 2010, n. 904/2010.”.

Il provvedimento n. 188381 del 2010, coerentemente con quanto previsto dal nuovo comma 7-bis, dell’articolo 35 del D.P.R. n. 633 del 1972 qualifica la banca dati elettronica dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento (CE) del 7 ottobre 2003, n. 1798, come “Archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie” (si tratta del “VAT Information Exchange System” in sigla VIES)

Giurisprudenza:

L’assenza della partita IVA nell’archivio Vies non determina da sola il venire meno della possibilità di effettuare operazioni qualificate intracomunitarie


In particolare, per la Corte di Giustizia CE, Sez. II, Sent. del 6 settembre 2012, Mecsek-Gabona, Causa C-273/11 “Benché, quindi, il numero d’identificazione IVA fornisca la prova dello status fiscale del soggetto passivo ed agevoli il controllo delle operazioni intracomunitarie, si tratta tuttavia soltanto di un requisito formale che non può rimettere in discussione il diritto all’esenzione dall’IVA qualora ricorrano le condizioni sostanziali di una cessione intracomunitaria”

Secondo, la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, Sez. II, Ord. n. 127 del 4 giugno 2013 (in “Finanza & Fisco” n. 25/2013, pag.1931), ai fini dell’applicazione della non imponibilità IVA nell’ordinamento italiano di un’operazione intracomunitaria, la normativa Ue richiede solo la sussistenza di requisiti sostanziali che dimostrino la effettività dell’operazio-ne tra gli operatori (soggetti passivi IVA) degli Stati membri:tra detti requisiti non è pertanto, previsto quello “formale” di essere iscritto all’archivio informatico VIES.



In questo numero:

Speciale - Delega per riscrivere il sistema fiscale


martedì 1 aprile 2014

Il Governo e il Controllo delle Società pubbliche e degli altri Organismi partecipati

Il Governo e il Controllo delle Società pubbliche e
degli altri Organismi partecipati

PROGRAMMA

Il fallimento e le procedure concorsuali delle Società pubbliche dopo gli ultimi interventi della Cassazione a Sez. unite: le ricadute sui bilanci degli Enti Locali soci

Le discipline delle responsabilità di natura civilistica, penale e per danno erariale in capo agli Amministratori e ai Revisori dopo gli ultimi interventi della Cassazione a Sez. unite

La Control Governance e il Controllo analogo

Il Controllo analogo congiunto

I Controlli sulle Società ex Dl.174/12

Il Governo e il Controllo degli altri Organismi partecipati

La scelta del modello Organizzativo per la gestione dei Servizi Pubblici locali e il suo legittimo utilizzo

I principi di riferimento della Governance del GPL secondo la Ragioneria Generale dello Stato

Lattività di direzione e cordinamento ex art. 2497 c.c. e i riflessi sul GPL
DESTINATARI
Quota individuale di partecipazione
- Sindaco
- Segretario comunale/Direttore generale
- Dirigenti e Funzionari dei Servizi Finanziari
- Amministratori Enti Locali e Società partecipate
- Revisori degli Enti Locali e Società partecipate
ORARIO
9.00 - 14.00
RELATORI
Dott. Edoardo Rivola
Dottore commercialista, Revisore Legale, Formatore e
Consulente P.A. e Società Pubbliche, Membro Commissione “Diritto societario-revisione” e “Enti Locali”
Odcec Lucca
Dott. Nicola Tonveronachi
Dottore commercialista e Revisore Enti pubblici, Consulente e formatore Enti Pubblici e Società partecipate, Pubblicista
€ 100,00 (oltre ad Iva) * a partecipante
€ 75,00 (oltre ad Iva) * a partecipante
Per iscritti all’associazione Guido Carli
Le quote comprendono:
coffee break, materiale didattico documentale e attestato di partecipazione
* per gli Enti Locali esente Iva ex art. 10, Dpr. n. 633/72, così come modificato dall’art. 4 della Legge n. 537/93), in tal caso sono a carico dell’Ente € 2,00 quale recupero spese di bollo su importi esenti
L’evento è accreditato presso il Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili ed è validato presso la Direzione centrale Finanza locale del Ministero dell’Interno ai fini dei Cf ex Dm. n. 23/2012
5 Crediti Formativi
DATA E SEDE
7 Aprile 2014
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Tel. 06 - 476811
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Organismo accreditato da ACCREDIA
Azienda con sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2008
certificato da Certiquality
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TIMBRO E FIRMA
Inviare a Centro Studi Enti Locali - Via della Costituente, 15 - 56024 - San Miniato (PI) Tel. 0571/469222 - 0571/469230 - Fax 0571/469237 - iscrizioni@centrostudientilocali.it - www.entilocaliweb.it
Si richiede l’inscrizione di n. ____ persone al convegno
I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui
Ho pagato l’importo complessivo di imponibile € ...........................
+ Iva € ........................... Bollo € .......................... per un totale di € .......................... mediante:
Bonifico bancario su Cassa di Risparmio di Firenze Ag. Fucecchio IT05N0616037870100000001189
Bonifico bancario su Unicredit Ag. S. Miniato IT 52 F 02008 71152 000020063435
Versamento su c/c postale n. 25538570 intestato a Centro Studi Enti Locali Via della Costituente, 15 - 56024 - San Miniato (PI)
Allegare al fax la ricevuta del pagamento effettuato (solo per gli Enti Locali è possibile effettuare il pagamento al ricevimento della fattura, allegando comunque la determina di pagamento al momento dell’iscrizione tramite fax).
Saranno prese in considerazione solamente le iscrizioni con allegata la ricevuta di pagamento
Nominativo partecipante:
Nome e cognome ***................................................................................... C.fisc ***..............................................................................
Cell ***............................................................................ e-mail ***..........................................................................................................
Iscritto/i all’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di:............................................................
Iscritto al Registro Revisori Legali
Si prega di fatturare a: ..............................................................................................................................................................................
Via ***.......................................................................................................................................... n. ***............. Cap*** ...........................
Città ***...................................................................................................................................... Prov. .....................................................
P. Iva***................................................................................................... Tel. *** ......................................................................................
Fax ............................................................................ e-mail ***...............................................................................................................
***campo obbligatorio
(*) L’iscrizione vincola la partecipazione al Corso, l’eventuale disdetta dovrà essere inviata via fax entro 3 giorni prima dell’inizio dell’evento,
nessun rimborso è previsto in caso di disdetta oltre tale termine. I corsi saranno confermati al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Nel caso in cui in una sede non si raggiunga il numero minimo di partecipanti sarà concessa la possibilità di recarsi presso altra sede o in alternativa di annullare l’iscrizione, con la conseguente possibilità per l’iscritto di scegliere tra la restituzione della quota a suo tempo versata e l’utilizzo della stessa per aderire ad altre iniziative formative e/o acquistare prodotti/servizi di Centro Studi Enti Locali. Sono rimborsabili soltanto le quote relative all’iscrizione (sono esclusi eventuali costi accessori tipo biglietti ferroviari, aerei, prenotazioni alberghiere ecc.).
Il nome del partecipante/i può essere cambiato fino al giorno precedente l’inizio delle lezioni