mercoledì 15 gennaio 2014

REVISIONE LEGALE Laurini, ritorno all'equipollenza scelta di equità

REVISIONE LEGALE
Laurini, ritorno all'equipollenza scelta di equità
Soddisfazione del Commissario straordinario della categoria per l'approvazione al senato dell'emendamento che ripristina per i commercialisti l'esonero dall'esame per la revisione. Plauso all'impegno dell'esecutivo
“Un sentito ringraziamento al Governo per aver sostenuto in sede parlamentare un’istanza legittima  e assolutamente non corporativa, al fine di riaffermare il ruolo nella società e nello Stato dei commercialisti italiani e di tutte le professioni regolamentate. La nostra battaglia in difesa dell’equipollenza non è stata dettata da interessi di parte, riconducibili ad una specifica categoria, ma rivolta a ristabilire equità e giustizia, dal momento che un ulteriore esame per l’accesso al Registro dei revisori legali non era imposto ai commercialisti dalla direttiva europea, ne è condizione della terzietà prevista dalla direttiva stessa. Anzi, è in perfetta linea con l’orientamento europeo e con la concreta attuazione che dello stesso si è data nei diversi Paesi membri dell’Ue”.
È quanto affermato da Giancarlo Laurini, commissario del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, dopo l’approvazione, da parte della commissione Bilancio del Senato, di un emendamento al decreto “Salva-Roma”, che ristabilisce l’equipollenza tra il percorso formativo per l’accesso alla professione di commercialista e quello per lo svolgimento della funzione di revisore legale.
L’emendamento, dunque, supera il regolamento attuativo del decreto legislativo 39/2010, predisposto nelle scorse settimane dai ministeri dell’Economia e della Giustizia che, invece, andava in direzione opposta, prevedendo uno specifico esame per l'iscrizione al Registro dei revisori legali, che si sarebbe aggiunto a quello già superato per l’esercizio della professione di commercialista. Il Governo, quindi, ha mantenuto la promessa fatta a Roma lo scorso 19 novembre, in occasione della manifestazione unitaria dei commercialisti proprio in difesa dell’equipollenza, durante la quale il viceministro all’Economia, Stefano Fassina, e il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta, avevano sottolineato il loro personale impegno su questo fronte.
“Si tratta – ha continuato Laurini – di aver eliminato le barriere all’ingresso previste dal regolamento ministeriale non certo dalla direttiva comunitaria, né dalla legge attuativa. La politica ha giustamente interpretato la norma europea, adattandola al contesto italiano. Nel nostro Paese, purtroppo, si richiama spesso la normativa comunitaria non per comprenderne lo spirito e per attuarla nel concreto, ma per fare delle scelte che non sono in perfetta sintonia con essa, frutto di confusione e disinformazione".
"Ormai – ha concluso il commissario straordinario – il percorso parlamentare del "Salva-Roma” appare finalmente giunto al traguardo, considerando anche i tempi brevi a disposizione della Camera per l’approvazione definitiva”.

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