domenica 29 giugno 2014

La Tutela del patrimonio culturale e rilancio del turismo

Tutela del patrimonio culturale e rilancio del turismo: arriva il Decreto cultura

Presentazione

Incentivi fiscali a favore del privato, singolo cittadino o impresa, che con una donazione  dà un contributo al recupero di un bene culturale pubblico: è l’Artbonus, illustrato dal ministro del Beni e delle attività culturali e del turismo Franceschini, al termine del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2014.
La misura, che fa riferimento ad un altro sistema di incentivi, l’ecobonus (relativo a interventi di riqualificazione energetica degli edifici), è parte integrante del decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, in vigore dal 1° giugno 2014 (G.U. n. 125 del 31 maggio 2014).
Con esso si realizza una vera rivoluzione nel rapporto pubblico-privato in un settore che ha  potenzialità straordinarie, come ha sottolineato il ministro durante la conferenza stampa tenuta insieme al Sottosegretario Delrio e al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta.
L’Artbonus (misure per favorire il mecenatismo culturale),prevede che le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici possano beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016.
Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap.
Inoltre si prevedono interventi in materia di:
  • Trasparenza sulle donazioni: obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo. 
  • Crowdfunding e Fundraising: organizzazione in capo al Mibact (a costo zero) di nuove apposite strutture per incentivare donazioni.
Il Decreto cultura contiene, oltre a questa, molte altre misure.
Tra queste:
  •  semplificazione delle procedure per il Grande Progetto Pompei, con possibilità per il Direttore Generale del Progetto (GPP) di avvalersi dei poteri commissariali previsti per la velocizzazione delle procedure esecutive degli investimenti. La soglia per il ricorso alla procedura negoziata è elevata a 3,5 milioni di euro. Ci saranno nuove assunzioni per accelerare la progettazione.
  • valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta;
  • investimenti per le Fondazioni Liriche, con 50 milioni in più per il Fondo di rotazione (che sale così a 125 milioni di euro) e  introduzione di un tetto agli stipendi di amministratori, dipendenti e consulenti, ai sensi della spending review.  Il teatro dell’Opera di Roma diventa teatro dell’Opera di Roma Capitale, per valorizzare le attività operistiche nella Capitale.  
  • tax credit per il cinema: per attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri è innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi è aumentato di 5 milioni di euro e passa da 110 a 115 milioni.
  • credito d’imposta per la digitalizzazione e ammodernamento degli esercizi ricettivi:  per sostenere la competitività del turismo italiano e favorire la digitalizzazione del settore sono  riconosciuti crediti d’imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture ricettive e per le spese sostenute negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 per una serie di interventi, come l’acqusito di siti e portali web, l’acquisto di App per la promozione delle strutture, la formazione del personale.
Fonte: comunicato stampa Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2014

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