giovedì 3 novembre 2016

CEE: I deputati sostengono l’operazione per la liberazione di Mosul

I deputati sostengono l’operazione per la
liberazione di Mosul
Sessioni plenarie [27-10-2016 - 12:27]
In una risoluzione approvata giovedì, i deputati hanno sostenuto l'operazione
avviata dall’Iraq per liberare Mosul dall’ISIS/Daesh, invitando le autorità irachene a
compiere ogni sforzo per proteggere i civili, gli ospedali e le scuole. Le atrocità e i
genocidi ad opera di Daesh nei confronti dei cristiani, degli yazidi e di altre
minoranze etniche e religiose dovrebbero essere portati all’attenzione della Corte
penale internazionale.
Nel testo della risoluzione, approvata con 488 voti a favore, 11 contrari e 128 astensioni, i
deputati sostengono l'operazione avviata dall’Iraq e supportata dalla Coalizione globale
anti-ISIS/Daesh e dalle forze Peshmerga del governo regionale curdo, per la liberazione di
Mosul da Daesh, che ha sottoposto dal 2014 la città ad un regime draconiano.
I deputati sono profondamente preoccupati dalle "continue segnalazioni che denunciano
l'uso, da parte dell'ISIS/Daesh, di bambini, anziani, donne e persone vulnerabili come
scudi" e condannano la violenza estrema diffusasi su tutto l'Iraq. Nel testo, si afferma
inoltre che Daesh sta commettendo un genocidio nei confronti dei cristiani, degli yazidi e di
altre minoranze, e si invitano gli Stati membri dell'UE a esercitare pressioni in vista di un
deferimento alla Corte penale internazionale.
Proteggere i civili
Poiché a Mosul oltre 1,5 milioni di persone sono a rischio imminente di sfollamento, le
autorità irachene devono adottare misure concrete per proteggere i civili e prendere tutte
le precauzioni possibili per evitare vittime civili e violazioni dei diritti umani durante
l'offensiva. Si esortano tutte le parti del conflitto ad aprire corridoi umanitari, a garantire
assistenza e a istituire un meccanismo di monitoraggio da parte di terzi nel quadro delle
Nazioni Unite.
Sostegno alla stabilizzazione
L’UE ha finora fornito 134 milioni di euro in aiuti umanitari all'Iraq, dei quali 50 milioni di
euro destinati a Mosul. Nel testo, si invitano gli Stati membri ad "adoperarsi maggiormente
per la stabilizzazione delle zone liberate".
Poiché il nord dell'Iraq ha una storia di diversità etnico-religiosa, i deputati chiedono alla
comunità internazionale di sostenere un assetto post-bellico sostenibile e inclusivo e una
provincia autonoma comprendente la piana di Ninive, Sinjar e Tal Afar.

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