I giovani commercialisti dicono basta sul CNDCEC
L'ennesimo
ricorso- puntualizza in una nota la Giunta UNGDCEC - proposto, stavolta, al Consiglio di Stato, in linea con quello già
presentato da ex Consiglieri del CNDCEC, avverso l'ordinanza del TAR Lazio che
rigettava la domanda dei ricorrenti in merito alla sospensione del provvedimento
del Ministero di Commissariamento e indizione di nuove elezioni, e ultimo di una
lista di cui abbiamo perso il conto, evidenzia in modo preoccupante l'esasperato
grado di litigiosità e la deriva sempre più giustizialista a cui sta arrivando
la nostra categoria, e ci spinge una volta per tutte a prendere chiaramente le
distanze da quanto sta accadendo!Una categoria lacerata, divisa,
spaccata, e per di più sotto tutela Commissariale è l'esatto opposto di quello
che occorrerebbe in una fase di profonda difficoltà come quella che stiamo
attraversando; senza tener conto del prossimo insediamento di un nuovo Governo
Nazionale che non vedrà adeguati interlocutori dalle nostre parti.Ed in
questa fase i giovani professionisti, che dovrebbero sentirsi maggiormente
protetti dalle Istituzioni, - sottolinea l'UNGDCEC - assistono a tale spettacolo giudiziario nel quale
tutte le parti coinvolte sembrano non rendersi minimamente conto o non tenere in
minima considerazione le gravi conseguenze che si stanno perpetrando ai danni
dell'intera categoria.Adesso è giunto il momento di dire basta ad ogni
lite giudiziaria.E' il momento di richiamare tutti ad un maggior senso
di responsabilità.E' il momento di dimostrare con atti concreti
l'interesse e l'amore per la categoria.E' il momento di effettuare un
gesto di generosità, nel pur comprensibile senso di offesa per i diritti che
ciascuno ritiene lesi.E' il momento di cambiare pagina, di uscire da
dinamiche obsolete e litigiose.Questo vorremmo da chi ha l'ambizione di
governare la categoria.La Giunta
UNGDCEC
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