venerdì 1 marzo 2013

I giovani commercialisti dicono basta sul CNDCEC


L'ennesimo ricorso-  puntualizza in una nota la Giunta UNGDCEC -  proposto, stavolta, al Consiglio di Stato, in linea con quello già presentato da ex Consiglieri del CNDCEC, avverso l'ordinanza del TAR Lazio che rigettava la domanda dei ricorrenti in merito alla sospensione del provvedimento del Ministero di Commissariamento e indizione di nuove elezioni, e ultimo di una lista di cui abbiamo perso il conto, evidenzia in modo preoccupante l'esasperato grado di litigiosità e la deriva sempre più giustizialista a cui sta arrivando la nostra categoria, e ci spinge una volta per tutte a prendere chiaramente le distanze da quanto sta accadendo!Una categoria lacerata, divisa, spaccata, e per di più sotto tutela Commissariale è l'esatto opposto di quello che occorrerebbe in una fase di profonda difficoltà come quella che stiamo attraversando; senza tener conto del prossimo insediamento di un nuovo Governo Nazionale che non vedrà adeguati interlocutori dalle nostre parti.Ed in questa fase i giovani professionisti, che dovrebbero sentirsi maggiormente protetti dalle Istituzioni, - sottolinea l'UNGDCEC - assistono a tale spettacolo giudiziario nel quale tutte le parti coinvolte sembrano non rendersi minimamente conto o non tenere in minima considerazione le gravi conseguenze che si stanno perpetrando ai danni dell'intera categoria.Adesso è giunto il momento di dire basta ad ogni lite giudiziaria.E' il momento di richiamare tutti ad un maggior senso di responsabilità.E' il momento di dimostrare con atti concreti l'interesse e l'amore per la categoria.E' il momento di effettuare un gesto di generosità, nel pur comprensibile senso di offesa per i diritti che ciascuno ritiene lesi.E' il momento di cambiare pagina, di uscire da dinamiche obsolete e litigiose.Questo vorremmo da chi ha l'ambizione di governare la categoria.La Giunta UNGDCEC


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