sabato 2 marzo 2013

L'Ue (ri)prende di mira gli ordini


Rassegna Stampa
da ITALIA OGGI


L'Ue (ri)prende di mira gli ordini

Poca concorrenza nella gestione della formazione continua.
 
L’Europa prende nuovamente di mira gli ordini professionali. Dopo un lungo pressing sull'inderogabilità delle tariffe minime (abolita in Italia nel 2006 con la legge Bersani), tocca ora alla formazione. Per la Corte di giustizia Ue (sentenza della seconda sezione del 28 febbraio) gli ordini professionali non possono occuparsi di formazione obbligatoria in via esclusiva. Perché in questo modo, violano la concorrenza e stabiliscono <<condizioni discriminatorie a danno dei concorrenti>>, cioè di altri enti che erogano formazione.

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